Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae
28 Maggio 2024
Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.
Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.
La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.
Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».
Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».
Fondazione Carisbo Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.
Opera Laboratori Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze. www.operalaboratori.com
Persone
Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
13 Maggio 2024
Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna
Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.
Percorso formativo
La formazione si concentra su:
alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.
Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.
Info e iscrizioni
Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi
Insieme nel Borgo Digani. Entrate nel vivo le attività del complesso multiservizi e accoglienza inaugurato lo scorso dicembre
17 Aprile 2024
Accoglienza residenziale e socio-assistenziale degli utenti, equipe multi disciplinari qualificate e assunte, apertura dell’agriturismo, tirocini formativi e opportunità di lavoro inclusive, avvio della sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna (DSM-DP di Bologna)
A pochi mesi dall’inaugurazione dello scorso dicembre sono sempre più le attività entrate nel vivo a Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza intitolato a padre Gabriele Digani e sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, ad esito del progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà (“Corte Palazzo”, composto da Villa ed ex Fienile).
In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, in precedenza assenti, ad esempio, nel Comune di Argelato.
La gestione del complesso è stata affidata dalla Fondazione alla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro soci: La Venenta cooperativa sociale in qualità di capofila del progetto, Agriconcura cooperativa sociale agricola (nata come spin off di coop La Venenta) per l’inclusione lavorativa presso l’agriturismo e la gestione degli orti, Gesser cooperativa sociale per l’inclusione lavorative e le pulizie, Associazione Opera di Padre Marella onlus per l’inclusione lavorativa e la manutenzione del verde.
Accoglienza residenziale: utenti inseriti e operatori assunti
Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani si presta ad essere luogo sicuro di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti, dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi con l’obiettivo di veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva.
Dallo scorso gennaio ha preso avvio la Comunità alloggio a media intensità di Borgo Digani con i primi utenti entrati nella struttura, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta in convenzione con la DSM-DP di Bologna, che ad oggi accoglie 11 utenti sulla capienza totale di 15 posti letto che verrà presto raggiunta. Oltre al responsabile della struttura e alla psicologa lavorano già 8 operatori a tempo pieno (1 coordinatore del servizio, 1 operatore notturno, 6 educatori/OSS) e altri 3 si aggiungeranno per un rapporto numerico di 1 operatore ogni 5 utenti. In particolare, uno degli aspetti innovativi della comunità Borgo Digani è rappresentato dall’aver inserito un operatore notturno. Tale figura non è infatti prevista dalla normativa in vigore che regolamenta questa tipologia di comunità ma si è rivelata particolarmente vantaggiosa, soprattutto in riferimento al significativo miglioramento nella qualità del servizio erogatoa favore del benessere delle persone ospitate.
La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casa-comunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia o con i propri familiari. Gli utenti sono tutti in carico ai Centri di Salute mentale della Città metropolitana di Bologna o al Servizio disabilità adulti. Le rette pro capite e pro die sono sostenute interamente dall’Ausl, o con una piccola compartecipazione da parte dell’utente stesso e/o della famiglia.
Accoglienza residenziale: l’inedita sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale – Dipendenze Patologiche di Bologna
In collaborazione con la DSM-DP di Bologna, verranno dedicati all’accoglienza di adulti in carico ai Centri di Salute mentale e/o disabilità adulti anche i tre appartamenti siti nell’exFienile, avviando una sperimentazione inedita sul territorio metropolitano rispetto al modello gestionale applicato e focalizzata su una cosiddetta “bassa intensità” del disagio, cioè per adulti compensati che sperimentano percorsi residenziali volti ad un maggior grado di autonomia con un supporto educativo calibrato sui reali bisogni soggettivi.
Sono diverse, infatti, per gli stessi utenti, le opportunità di inserimento lavorativo offerte all’interno di Borgo Digani come l’agriturismo, l’orto e la manutenzione del verde. Ulteriori aspetti di valorizzazione della sperimentazione sono rappresentati, per il personale e gli operatori attivati nel settore accoglienza, dalla possibilità di dedicarsi ad una sola tipologia di disagio (utenti psichiatrici con vari gradi di disagio/fragilità) e di favorire gli scambi e le relazioni tra gli utenti che abitano il Borgo.
Agriturismo: il team di lavoro e il menù anti spreco
Il piano terra dell’exFienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl.
Oltre alle risorse impiegate dalla cooperativa sociale Agriconcura che gestisce e supervisiona le attività, Il team di lavoro è composto dallo chef Sebastiano, assunto full time, e 2 utenti assunte part time nelle categorie protette. A breve verrà lanciato l’apericena il giovedì sera e a maggio già tutte le domeniche a pranzo sono prenotate per le comunioni, così come in giugno. Ad ogni weekend di apertura serale, il venerdì e sabato, viene proposto un menù anti spreco uguale per tutti: la prima persona che prenota la cena, indirizza la lista delle pietanze disponibili per i restanti clienti della serata, riducendo gli sprechi e garantendo la varietà.
L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella che verrà svolta negli spazi esterni, ovvero alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti biologici coltivati a km zero. Sono infatti in programma laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, del mondo associativo e aziendale.
Prossime novità
Tra le novità previste nei prossimi mesi: il lancio della sala polifunzionale da 90 posti a sedere al primo piano della Villa, creando sinergie con l’agriturismo; iniziativeaperte alla cittadinanza e occasioni di confronto su temi identitari con altre realtà di eccellenza che condividono analoghi valori e obiettivi (welfare generativo, sussidiarietà, inclusione, solidarietà); un calendario di eventi culturali da svolgersi nel parco esterno in collaborazione con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Studenti bolognesi delle scuole medie e superiori insieme per ripensare il futuro del pianeta
26 Marzo 2024
Si è conclusa oggi all’Opificio Golinelli la prima edizione dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo che ha portato 250 giovani talenti a collaborare sui temi dei big data e del cambiamento climatico
Si è conclusa oggi, all’Opificio Golinelli, la prima edizione di “Big Data & Climate Change” School Program, progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, che ha promosso competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il futuro sui temi dei big data e del cambiamento climatico. Durante le attività è stato usato l’approccio STEAM, che favorisce la didattica interdisciplinare e integrata, e stimola negli studenti creatività, spirito critico e la capacità di gestire problemi complessi. Questa prospettiva, dove coesistono sapere scientifico e umanistico, è anche uno strumento di orientamento: ha dato ai giovani partecipanti conoscenze e competenze che li aiuteranno ad approfondire e scegliere consapevolmente i percorsi formativi futuri più adatti ai loro interessi e attitudini.
Allo School Program, partito a novembre 2023, hanno preso parte 250 studenti, provenienti da 8 scuole secondarie di I e II grado della Città metropolitana di Bologna, partecipando a 3 laboratori con l’obiettivo di prepararsi a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento.
Gli istituti coinvolti sono stati: IC1 Bologna, IIS Manfredi Tanari, Istituto Comprensivo Centro di Casalecchio di Reno, Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Leonardo Da Vinci, IIS Belluzzi Fioravanti, IC14 “A. Volta” e IC8 Bologna Scuola secondaria di primo grado Guinizelli.
Nel primo incontro i partecipanti, divisi in gruppi, hanno ragionato sul concetto di clima come sistema complesso e non lineare, caratterizzato da dinamiche causa-effetto peculiari e da non semplificare quando si ragiona su proposte progettuali.
Nel secondo appuntamento il focus si è spostato sui dati, con una riflessione sulla loro narrazione mediatica e le evidenze a proposito del cambiamento climatico. «Gli studenti hanno cercato informazioni non solo sul clima, ma anche su altri fattori come le condizioni economiche e geografiche delle regioni interessate. Hanno lavorato in modo trasversale e da più prospettive, usando competenze di analisi e, allo stesso tempo, interagendo con partecipanti di diversa età e grado scolastico» ha affermato Michela Ciaralli, docente di tecnologie informatiche e sistemi e reti dell’IIS Belluzzi Fioravanti che ha accompagnato i propri alunni all’incontro. «Esperienze così sono molto importanti per le nuove generazioni. In un mondo sempre più interconnesso, dove tutti produciamo e allo stesso tempo prendiamo dati e informazioni, è fondamentale comprendere l’importanza di questo processo. Insegnare ai più giovani come usare gli strumenti a nostra disposizione in modo responsabile e sostenibile potrà portarli a mettere in campo azioni integrate per risolvere problemi locali o globali legati al Climate Change».
Nel terzo laboratorio gli studenti hanno ragionato sui fenomeni che compongono la realtà quotidiana, grazie alle opportunità offerte dalla manipolazione dei dati. A partire da un inquadramento teorico sugli open data, su cosa sono e sulle loro potenzialità, divisi in gruppi di lavoro interclasse, hanno sperimentato in prima persona i dataset disponibili, presentando, al termine dell’esperienza, i risultati raggiunti ai tutor e gli insegnanti. «A scuola, in alcune attività in classe, adottiamo lo stesso modo di operare del laboratorio a cui abbiamo partecipato nell’ambito dello School Program. Si tratta di un ottimo approccio soprattutto per le scienze» ha commentato Marco Natale, docente di matematica e scienze accompagnatore degli alunni dell’IC14 “A. Volta”. «Con gli studenti intraprendiamo percorsi di analisi di grafici di ogni tipo e cerchiamo di fargli capire quanto sia difficile avere un set di dati come quello presentato durante l’esperienza dello School Program, quanto tempo ci voglia per raccoglierli. Allo stesso tempo, uno strumento all’apparenza difficile come un grafico, una volta compresa la chiave di lettura, può dimostrarsi molto inclusivo, dando a tutti la possibilità di arrivare al nucleo dei concetti».
L’evento conclusivo di oggi ha coinvolto tutti i presenti in una giornata di racconti, testimonianze e dibattito aperta da Francesco Santini (Responsabile Ufficio Attività Istituzionale di Fondazione Carisbo) e Antonio Danieli (Direttore e Vicepresidente di Fondazione Golinelli). È stata inoltre l’occasione per parlare con tre esponenti dell’azienda AUSL di Bologna del legame tra ambiente e salute, un equilibrio che include le relazioni complesse tra l’uomo e gli ecosistemi naturali. Con le testimonianze di Paolo Pandolfi (Dirigente Medico) e Chiara Donadei (Dirigente Biologo Dipartimento Sanità Pubblica), i giovani partecipanti hanno potuto comprendere meglio gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute che ne conseguono.
A chiudere la giornata l’intervento dell’oceanografa Nadia Pinardi (UNIBO e CMCC), che si è focalizzato su oceani e climate change.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit