Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:

  • Aura System, Milano | Clean Tech
  • Biotitan Nanotechnology, Milano | Clean Tech
  • Circular Tech, Taggia (Imperia) | Circular Economy
  • E-Dway, Firenze | Mobility & Buildings
  • Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
  • Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
  • Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
  • Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
  • Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa

21 Giugno 2024

La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti

Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione

Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura.

A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.

Da Bologna:

  • Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
  • Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
  • Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
  • Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.

Da Casalecchio di Reno:

  • Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;

Da Imola:

  • Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;

Da San Lazzaro di Savena:

  • Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.

È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.

Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.

Testimonianze studenti in partenza e returnee

Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»

E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»

C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»

Sviluppo del territorio

Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo

14 Giugno 2024

Green Tech Incubation System

Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.

Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.

Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.

Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:

  • Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
  • Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
  • Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
  • Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
  • Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.

Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Quando e dove

Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.

Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO

Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Il percorso comprende:

  • 50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
  • 10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
  • Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
  • Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
  • Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
  • Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
  • Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.

Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al credito e agli investimenti.

Candidature aperte fino al 24 giugno

Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.

Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.

Cultura

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori siglano un accordo quadriennale di collaborazione per la valorizzazione del progetto Genus Bononiae

28 Maggio 2024

Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: «Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali».

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: «Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda.».

Fondazione Carisbo
Nata nel 1991, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna è una fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie. In oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si impegna ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Opera Laboratori
Nata nel 1991 da oltre 30 anni società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale è presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui: Le Gallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane. Opera gestisce otto concept point “Dear Guests, visitor center” in tutta Italia. Innovativi centri di accoglienza multimediale e punti di riferimento per la vendita e la prenotazione di siti museali, e non solo, in cui è presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso il portale online dearguests.com che vanta due spazi fisici a pochi passi da piazza del Campo a Siena e da Ponte Vecchio, nel centro di Firenze.
www.operalaboratori.com

Persone

Al via il progetto “Pro.Digi” del Fondo per la Repubblica Digitale. Competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

13 Maggio 2024

Pro.Digi, competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia-Romagna

Pro.Digi è un progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, promosso da A.E.C.A in partenariato con Cefal Emilia-Romagna e Ciofs Fp Er, volto a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, uscendo così da una situazione di inattività e disoccupazione. Una parte di queste 100 persone sono indicate da UIEPE (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) e PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) Emilia-Romagna e Marche e sono detenute con attivi percorsi di pena esecutiva interna o esterna in regime di libertà provvisoria, di internazione, di imminente dimissione o appena dimesse dal penitenziario. L’altra parte del gruppo invece è intercettato dalle organizzazioni partner.

Percorso formativo

La formazione si concentra su:

  • alfabetizzazione digitale, per consentire l’autonomia digitale e facilitare il reinserimento nel contesto civile e sociale;
  • upskilling, per permettere il miglioramento delle competenze digitali strategiche finalizzate alla crescita professionale;
  • reskilling, per garantire il raggiungimento del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo.

Sono previste 10 edizioni di percorso di 165 ore di formazione digitale in presenza, suddivise in tre moduli (60 base + 60 avanzata + 45 specialistica), alle quali si vanno a sommare 18 ore di laboratori di proattivazione di soft/life skills in gruppo, 10 ore di colloqui individuali per lo skills balance e 3 ore individuali di placement.

Info e iscrizioni

Per candidarti visita il sito del progetto Pro.Digi

Per informazioni scrivi a comunicazione@aeca.it

Cultura

Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente

23 Dicembre 2024

Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025

Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.

Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.

Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.

Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.

I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.

Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.

Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.

Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.

Persone

Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani

01 Ottobre 2024

A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative

Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.

Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»

Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»

Per un sistema di welfare generativo

“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.

Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.

Trame Lab, laboratorio artigianale tessile

La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.

La sussidiarietà circolare di Borgo Digani

Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.

Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it

Sviluppo del territorio

Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit

29 Agosto 2024

Empowering Non Profit 2024

Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativo interamente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.

Empowering Non Profit 2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita la partecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.

Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.

Perché l’iniziativa

In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.

Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.

L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.

Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.

Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass

Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:

  • 16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
  • 30 ottobre workshop Microsoft Copilot  
  • 5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment 
  • 12 novembre workshop Google Gemini 
  • 6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale

I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.

Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazione per ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.

Candidature aperte fino al 30 settembre

Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.

Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.

Docenti

Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).

Cultura, Sviluppo del territorio

Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei

19 Luglio 2024

L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”

È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro

Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.

La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dalla Fondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.

Sviluppo del territorio

Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System

18 Luglio 2024

Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.

Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.

Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.  Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.

Le 10 startup selezionate e le rispettive