44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
San Colombano: il museo della musica che suona, si rinnova e guarda al futuro
20 Febbraio 2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi:un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
Cultura
Un nuovo percorso espositivo per Santa Maria della Vita tra passato e presente
23 Dicembre 2024
Un percorso museale che racconta la storia e l’arte di un complesso unico nel cuore di Bologna, pronto per il Giubileo del 2025
Santa Maria della Vita si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i visitatori potranno immergersi in un unico racconto che parte dal Santuario e sale fino all’Oratorio intrecciando arte, storia e spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae.
Il nuovo allestimento museale propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso, dal celebre “urlo di pietra”, l’opera in terracotta del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca custodito nella chiesa, all’imponente gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell’oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi espositivi dell’oratorio con una collezione permanente di opere provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento e include autentici capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l’Autoritratto di Donato Creti, oltre a opere di grande rilievo di Denys Calvaert, Giuseppe Maria Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli e Pelagio Palagi. Inoltre, sarà possibile ammirare Lucrezia Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra dedicata all’artista.
Un pezzo di particolare eccezionalità è il Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria della Vita e visibile al pubblico per tutto l’anno, in luogo della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10 settembre.
I visitatori, inoltre, potranno riscoprire il gruppo scultoreo in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli spazi dell’oratorio. Qui lo spazio si presenta con un nuovo allestimento grafico, che si snoda come un nastro continuo luogo le pareti, permettendo di scoprire da vicino i volti dei singoli personaggi scolpiti da Lombardi in un gioco di sguardi di rara potenza emotiva. Alcune citazioni, tratte da fonti storiche, si alternano ai primi piani offrendo una panoramica del successo di cui da sempre ha goduto il complesso scultoreo.
Infine, è possibile vivere un’esperienza immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per raccontare la storia del complesso. Attraverso proiezioni, immagini e racconti coinvolgenti, i visitatori potranno scoprire la nascita e l’evoluzione di Santa Maria della Vita attraverso i secoli. Particolarmente suggestiva sarà la possibilità di ascoltare, attraverso un’esperienza narrativa emozionale, il pensiero artistico da cui nasce il Compianto sul Cristo morto narrato dalla voce di Niccolò dell’Arca, restituendo vita e parola al genio che ha dato forma a questo capolavoro.
Con la nascita di questo nuovo museo, Santa Maria della Vita, grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, si pone come un punto di riferimento fondamentale per la riscoperta del patrimonio artistico e spirituale di Bologna, in un dialogo continuo tra passato e presente. Si tratta di un’apertura dal forte significato simbolico, poiché nel 2025 potrà accogliere pellegrini e visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un percorso che intreccia arte, fede e storia, in perfetta sintonia con lo spirito del Giubileo.
Il progetto è stato possibile anche grazie al supporto di Azienda USL di Bologna, proprietaria del complesso monumentale, e alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha garantito il rispetto e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico e artistico.
Inaugurato ad Argelato il ristorante sociale Borgo Digani
01 Ottobre 2024
A dieci mesi dall’apertura del complesso multiservizi e accoglienza, Borgo Digani raggiunge un ulteriore traguardo previsto dal progetto nelle sue componenti più sperimentali e innovative
Si è svolta oggi pomeriggio ad Argelato presso Borgo Digani (via Sant’Antonio 5, località Casadio), il complesso multiservizi e accoglienza promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo in collaborazione con La Venenta cooperativa sociale, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus, l’inaugurazione del ristorante sociale Borgo Digani, occasione per festeggiare inoltre l’avvio del primo progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”.
Al taglio del nastro sono intervenute: Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo; Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato; Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani. Hanno inoltre presenziato S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – «Un bellissimo progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli.» –, e le istituzioni che sostengono l’iniziativa con: Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Regione Emilia-Romagna; Silvia Piccinini, Consigliera Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Paolo Crescimbeni Sindaco Comune di San Giorgio di Piano; Valeria Bonora, Direttrice area socio educativa FOMAL Fondazione Opera Madonna del Lavoro; Giovanni Cherubini, Presidente Fondazione San Petronio onlus.
Le dichiarazioni
Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Borgo Digani oggi compie un altro importante passo nella direzione progettuale che è stata intrapresa, sin dal 2019, nell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici inaugurati lo scorso dicembre. L’attività filantropica della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione, sociale e lavorativa, delle persone con diverse fragilità e disabilità si realizza pienamente, in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, grazie ad un modello di relazioni e innovazione condiviso con le istituzioni, gli enti territoriali, i partner e le organizzazioni del Terzo settore coinvolte.»
Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «Credo sia importante l’avvio a Borgo Digani del progetto di inclusione lavorativa attivato grazie al contributo di “Insieme per il lavoro”, progetto pensato proprio con lo scopo di dare opportunità di formazione e lavoro a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha sede. Il lavoro è uno dei primi concreti pilastri di inserimento nella rete sociale.»
Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani: «L’apertura del ristorante sociale rappresenta una grande opportunità di formazione e inserimento lavorativo per le persone con fragilità e in carico ai servizi. All’interno del complesso Borgo Digani potremo così creare le condizioni per concretizzare sinergie vantaggiose tra i servizi di accoglienza residenziale e le attività lavorative nell’ambito della ristorazione, ma anche nella manutenzione del verde e nelle pulizie. Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio emiliano, abbiamo avviato collaborazioni che potenziano le opportunità a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura. Il 13 settembre è partito il progetto con Insieme per il lavoro e il primo gruppo di utenti è già in formazione.»
Per un sistema di welfare generativo
“Insieme per il lavoro” è un progetto che vede impegnate in sinergia Fondazione San Petronio, FOMAL e Città metropolitana di Bologna, unite per dare opportunità di formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità. All’interno di Borgo Digani il contributo del progetto ha permesso di avviare 9 esperienze per persone ospiti della comunità, gestita dalla cooperativa sociale La Venenta. Il percorso che prevede 76 ore di formazione, 3 mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie, garantirà l’avvio di 6 contratti di lavoro e permetterà a 6 persone di fare un importante passo verso l’autonomia socioeconomica.
Insieme alla sala eventi polifunzionale nell’ex fienile, l’obiettivo del ristorante sociale è quello di realizzare nel concreto azioni di sussidiarietà circolare e dare evidenza di un sistema di welfare generativo, richiamando l’attenzione sull’impegno in ogni azione e decisione a sentire la responsabilità delle ricadute non soltanto immediate, bensì future. Generare valore e impatto sociale, anche a media e lunga scadenza, è un tema prioritario all’interno del ristorante sociale Borgo Digani, che si propone come esperienza in grado di abbinare alla degustazione del cibo e dei vini, anche quella della solidarietà e dell’integrazione tra mondi ed esperienze di persone e realtà imprenditoriali apparentemente distanti, e che nel ristorante sociale possono incontrarsi e ri-conoscersi.
Trame Lab, laboratorio artigianale tessile
La possibilità di riconoscersi nell’apprezzare buon cibo e, al tempo stesso, nell’accogliere l’ideale di inclusione e integrazione dei progetti sociali che si vedono realizzati nell’ambiente circostante. Il tovagliame preparato dal laboratorio artigianale tessile Trame Lab di coop La Venenta, racconta la storia di donne e madri, ospiti delle comunità residenziali gestite dalla cooperativa, che hanno l’opportunità di fare formazioni, tirocini ed esperienza lavorative in ambito tessile. Oppure riconoscersi nel donare un vecchio paio di jeans e ricevere in omaggio un calice di vino, per poi tornare al ristorante e constatare che quel paio di jeans è diventato ad esempio un grembiule da lavoro, o una borsa che incarta la bottiglia di vino acquistata per un regalo. Tutti i tessuti utilizzati dal laboratorio sono infatti donati e riciclati per realizzare i quadri, i pannelli e i complementi che arredano il ristorante. Ogni creazione, realizzata nel centro socio occupazionale o nel laboratorio artigianale tessile, racconta così una storia e solleva significati su cui riflettere, mentre ci si intrattiene con amici e familiari.
La sussidiarietà circolare di Borgo Digani
Borgo Digani è sin dall’inaugurazione dello scorso dicembre luogo in cui si realizza una sussidiarietà circolare, grazie al supporto di Pascucci Caffè sia negli allestimenti del ristorante sia nell’avviare collaborazioni con il laboratorio artigianale tessile, per la realizzazione di grembiuli ideati ad hoc per la catena Pascucci. Nei mesi seguenti, si è concretizzato l’impegno di altre imprese profit del settore ristorazione e l’inaugurazione del ristorante sociale rinnova un forte segnale di concretezza e modellizzazione di un sistema di welfare che vede il Terzo settore, le istituzioni e il mondo profit, come rete e in sinergia, al fine di promuovere benessere nel territorio e per le persone, ponendo l’accento su quei legami autentici che rappresentano il valore più grande e alimentano la speranza di una qualità di vita e di relazione realmente generativa.
Per ulteriori informazioni, contatti e prenotazioni visita il sito www.borgodigani.it
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo e TechSoup annunciano la quarta edizione di Empowering Non Profit
29 Agosto 2024
Empowering Non Profit 2024
Sono aperte le candidature alla quarta edizione del percorso formativointeramente dedicato al Terzo settore che la Fondazione, in sinergia con TechSoup, promuove per le organizzazioni non profit operanti nell’area metropolitana di Bologna, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato VOLABO nell’ambito dell’offerta formativa Università del Volontariato e il patrocinio di ASSIF e Assifero.
Empowering Non Profit2024 si svolgerà a Bologna tra ottobre e novembre, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), il polo dedicato ai talenti e all’imprenditorialità creato dalla Fondazione Carisbo per contribuire ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione in città. Grazie al sostegno della Fondazione viene resa gratuita lapartecipazione al percorso, dedicato agli operatori delle organizzazioni non profit (dipendenti, volontari o collaboratori) che svolgono la propria attività nel territorio della Città metropolitana di Bologna e che desiderano potenziare le proprie competenze digitali.
Le prime tre edizioni del percorso hanno coinvolto più di 200 partecipanti da enti non profit del territorio, pertanto, l’edizione 2024 rilancia e arricchisce il progetto con nuovi strumenti che saranno forniti ai partecipanti: da qui, come nel titolo del percorso, potenziare il singolo operatore di una organizzazione non profit è il primo passo per generare cambiamenti virtuosi a beneficio delle organizzazioni, delle comunità e dei territori.
Perché l’iniziativa
In questo frangente di forte spinta innovativa, risulta fondamentale intraprendere un aggiornamento delle competenze e conoscenze digitali, svolto in un percorso graduale e costante. Per questo Empowering Non Profit vuole offrire quel supporto continuativo necessario affinché processi di trasformazione digitale si consolidino nelle singole organizzazioni che operano sul territorio. Inoltre, il percorso rappresenta un’occasione di scambio di esperienze e di know-how che caratterizza, rende vivo e reattivo il Terzo settore in Italia. Solo creando comunità di apprendimento il digitale potrà rendersi veramente a disposizione di tutti e alleato nel creare maggiore impatto sociale.
Obiettivo del percorso formativo, infatti, sarà quello di fornire le conoscenze teoriche necessarie per orientarsi nei temi della trasformazione digitale e per acquisire competenze tecniche essenziali per l’utilizzo di alcuni strumenti digitali utili, in particolare per il lavoro in team, la sicurezza informatica, la gestione dei dati, la comunicazione ed il fundraising.
L’iniziativa ha come finalità quella di aiutare gli operatori del Terzo settore ad intraprendere un vero e proprio percorso di trasformazione digitale, ovvero non solo di acquisire competenze sul digitale, ma di imparare a coinvolgere la propria organizzazione in un processo di cambiamento a lungo termine. Per questo al formato dei workshop viene accostato quelle delle masterclass, sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni Non Profit, in ottica di fornire da un lato una prospettiva sulla gestione delle risorse umane per la trasformazione digitale e, dall’altro lato, una chiave di lettura sul monitoraggio dei progetti in ottica di valutazione d’impatto sociale.
Il percorso si snoda tra tre sessioni base (workshop) che approfondiranno l’uso di strumenti di intelligenza artificiale volti ad ottimizzare il lavoro personale ed in team e di tecnologie utili per il digital fundraising. Le due masterclass invece, concepite come sessioni avanzate rivolte nello specifico a manager e responsabili di organizzazioni non profit, affronteranno i temi della gestione delle risorse umane e del monitoraggio ed analisi degli effetti di progetti sociali.
Calendario e temi dei 3 workshop formativi e delle 2 masterclass
Le sessioni formative si terranno a Bologna presso BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), tra ottobre e novembre 2024 secondo un orario full time (ore 9.30-17.30) e con il seguente calendario degli argomenti:
16 ottobre workshop WordPress Fundraising Kit
30 ottobre workshop Microsoft Copilot
5 novembre masterclass Lavorare con le persone, sviluppare empowerment
12 novembre workshop Google Gemini
6 novembre masterclass Monitoraggio e analisi degli effetti di un progetto sociale
I trainer sono professionisti provenienti prevalentemente dal Terzo Settore e che hanno maturato anni di competenza nel proprio campo, messa a disposizione dei partecipanti al percorso.
Per tutti gli iscritti di Empowering Non Profit, è previsto un attestato di partecipazioneper ogni workshop o masterclass e, in caso di presenza ad almeno 5 sessioni, un attestato per l’intero percorso formativo.
Candidature aperte fino al 30 settembre
Per tutti gli iscritti ad Empowering Non Profit è previsto un attestato di partecipazione in base al numero di workshop e masterclass seguite o per la partecipazione all’intero percorso.
Le candidature al percorso sono aperte fino al 30 settembre e verrà data priorità di partecipazione alle organizzazioni Non Profit che svolgono la propria attività nel territorio metropolitano di Bologna, secondo un criterio cronologico sulle iscrizioni ricevute per ogni singolo corso, in considerazione dei posti limitati a circa 60 persone per ciascun workshop o masterclass.
Docenti
Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer di TechSoup, sarà docente del percorso formativo insieme a Paolo Montemurro, Alfiero Santarelli (Injenia), Pierluigi Mazzucca (TechSoup), Simona Deiana (Tebat).
Avviate le opere di restauro e consolidamento dell’ala arabo-moresca della Rocchetta Mattei
19 Luglio 2024
L’intervento, in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, rientra nel progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola” sostenuto nell’ambito del PNRR M1. C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”
È stato presentato oggi il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, la porzione più autentica dell’intero complesso, cioè quella arabo-moresca che fu costruita per prima, restituendo così alla Rocchetta la sua identità più profonda e permettendo ai visitatori di apprezzare nella sua interezza il carattere multiforme dell’edificio.
L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.
L’area oggetto dell’intervento e i lavori di restauro
Il progetto definitivo è stato curato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato (Ing. Cioni, Ing. Lenzi, Ing. Peri e Arch. Chiari), la direzione dei lavori affidata a SGLAB (Ing. Stagni e Arch. Zanarini) mentre il progetto esecutivo e realizzazione fanno capo all’ATI composta da Lithos Srl (Venezia), Piacenti SpA (Prato) e Studio Berlucchi Srl (Brescia).
Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.
1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente. Oggetto di questo intervento saranno tutte le sale del piano terra (Sala d’Aspetto, Sala da Pranzo, Atrio, Sala delle Ceramiche, Cucina, Sala dei Fenicotteri), al piano primo Corridoio, Loggia delle Uri (con magazzino), Scala Araldica.
2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita: Loggia Carolina, Stanza del Papa, Salotto Turco, Camera Turca e Sala degli Specchi.
3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili. Oggetto di questo intervento saranno gli ambienti dell’Ala del Conte Cesare Mattei (1809-1896) che fece edificare la Rocchetta: Stanza del Conte, Salottino Viola, Loggia con falso pozzo a rasoi, Sala della Visione e Salotto Inglese.
La priorità con cui sono stati assegnati i livelli di intervento alle diverse Sale è stata quella di completare il consolidamento dell’intero complesso, intervenendo su tutte le componenti strutturali rimaste escluse dal precedente intervento pluriennale di restauro e recupero del castello, acquistato nel 2005 dallaFondazione Carisbo che ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
L’obbiettivo successivo è stato quello di consentire l’apertura alla visita del maggior numero di Sale, particolarmente significative o suggestive, ad integrare e arricchire l’esperienza offerta dall’attuale percorso di vista della Rocchetta Mattei.
Sviluppo del territorio
Selezionate le 10 startup che accedono al Green Tech Incubation System
18 Luglio 2024
Si è conclusa la fase di scouting delle startup ammesse al Green Tech Incubation System, il programma di incubazione promosso dalla nostra Fondazione insieme ad Intesa Sanpaolo, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel e rivolto a team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech.
Scopo del programma è fornire le risorse fondamentali per le imprese emergenti supportandole a superare efficacemente le barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori. Grazie al contributo della Fondazione e di Intesa Sanpaolo, la partecipazione è completamente gratuita, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Le startup e i team innovativi selezionati accedono così allo sprint period, da luglio a novembre, per essere accompagnati, virtualmente e in presenza negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche. Nello stesso periodo i team verranno inseriti nell’ecosistema di BIGBO e, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali, beneficiando delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Le 10 startup selezionate e le rispettive aree di applicazione:
Enercade, Torino | Data Analytics & Platforms for Energy
Etak, Cuneo | Alternative & Renewable Energy
Highverter, Modena | Energy Efficiency, Storage & Transportation
Hivergy, San Severo (Foggia) | Data Analytics & Platforms for Energy
Kira Technology, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) | Alternative & Renewable Energy
Qubitdata, Santeramo in Colle (Bari) | Data Analytics & Platforms for Energy
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa
21 Giugno 2024
La nuova ricchezza? Le competenze che si sviluppano trascorrendo un periodo all’estero da adolescenti
Premiati i 7 studenti bolognesi che usufruiranno di una Borsa di studio per studiare all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione
Si è svolta oggi presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, la cerimonia di premiazione degli studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della quinta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la FondazioneIntercultura.
A seguito del concorso indetto da Intercultura, Associazione di volontariato che da quasi 70 anni sviluppa programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale, i 7 studenti premiati potranno fruire di un’importante esperienza di vita e di studio all’estero, nell’anno scolastico 2024-2025, grazie alle Borse di studio sostenute dalla Fondazione per la formazione all’internazionalità e all’interculturalità di giovani studenti meritevoli.
Da Bologna:
Michele del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Ungheria;
Cataldo del Liceo Galvani, in partenza per un programma annuale in Cile;
Matilde del Liceo “Laura Bassi”, in partenza per un programma annuale in Messico;
Michele dell’IIS Rosa Luxemburg, in partenza per un programma semestrale in Colombia.
Da Casalecchio di Reno:
Edoardo del Liceo Leonardo da Vinci, in partenza per un programma annuale in Honduras;
Da Imola:
Marco dell’IIS Alberghetti, in partenza per un programma trimestrale in Belgio;
Da San Lazzaro di Savena:
Alberto dell’IIS Majorana, in partenza per un programma annuale in Lettonia.
È stato un momento emozionante per gli studenti coinvolti insieme alle proprie famiglie. Ad accoglierli la Presidente della Fondazione Patrizia Pasini, il membro del Consiglio di Amministrazione di Intercultura ODV Alice Migliorini e i volontari di Bologna e Imola che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati al meglio in vista dei mesi che trascorreranno all’estero.
Presenti anche due ex vincitrici delle Borse di studio sostenute dalla Fondazione: Sara dell’I.S. Arcangeli di Bologna e Matilde dell’I.S. Copernico di Bologna che, nell’anno 2023-2024, hanno rispettivamente trascorso un programma semestrale in Brasile e un programma semestrale in Cile.
Testimonianze studenti in partenza e returnee
Tra i 7 studenti in partenza, c’è Alberto, vincitore di un programma scolastico in Lettonia, che entusiasta dichiara: «Partire per quest’avventura è sempre stato il mio sogno. Ho fatto di tutto per farcela, e, fortunatamente, dedizione e testardaggine sono state la chiave della vittoria. Non mi spaventa partire, uscire dalla mia “comfort zone”. Per me significa salpare verso nuovi orizzonti, trovare la mia Itaca, approdare nel mio posto felice. Scoprire nuove culture e lingue è ciò di cui voglio nutrirmi nel futuro, e posso iniziare a farlo già da oggi, grazie a questa esperienza.»
E Marco, vincitore di un programma scolastico in Belgio fiammingo: «La notizia di aver vinto mi ha reso estremamente felice. Avevo lavorato duramente tutto l’anno scolastico per ottenere buoni risultati e avere la possibilità di essere selezionato, e finalmente ce l’ho fatta. È incoraggiante sapere che esistono persone che apprezzano la costanza e la dedizione di un individuo per un progetto specifico. Questa vittoria mi ha dato una grande motivazione e speranza nel futuro, sapendo che ci sono persone disposte ad aiutare gli altri a realizzare i propri sogni.»
C’è chi parte e c’è chi invece ha concluso il suo periodo di studio all’estero con Intercultura, come Sara, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Brasile e ha scritto: «La mia esperienza in una parola è stata “Scoperta”: è stato il mio primo viaggio lungo, il mio primo viaggio in aereo, è stato la prima volta di molte cose!» oppure come Matilde, studentessa di Bologna, che ha trascorso un semestre scolastico in Cile: «L’esperienza che ho fatto mi ha permesso di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi ha aiutato a conoscere meglio me stessa, le mie capacità e i miei limiti, e ad avere più sicurezza grazie al fatto di essere uscita dalla mia comfort zone ed aver dovuto affrontare le mie paure, come quella dell’aereo o del dover gestire la mia timidezza. Consiglio vivamente questa esperienza, perché permette di conoscere un mondo “nuovo” scoprendo un’altra cultura, nuovo cibo, nuove tradizioni e abitudini che ti fanno capire che spesso abbiamo un’idea del mondo limitata. Si conosce un nuovo mondo, che a volte può sembrare davvero diverso da quello a cui sei abituato, ma che ti arricchisce fino a farti sentire che sei a casa anche lì.»
Sviluppo del territorio
Green Tech Incubation System, il nuovo programma di incubazione nato dalla partnership tra Fondazione e Intesa Sanpaolo
14 Giugno 2024
Green Tech Incubation System
Green Tech Incubation System è il nuovo programma di incubazione, realizzato con il supporto tecnico dell’associazione no profit TechGarage e dell’incubatore certificato dpixel, rivolto a 10 team imprenditoriali e/o startup non costituite o costituite, che operano nei settori della Greentech, del Risparmio Energetico e della ClimateTech. L’obiettivo è supportarle efficacemente nel superamento delle barriere iniziali legate alla mancanza di expertise e accesso insufficiente a reti di investitori, risorse fondamentali per le imprese emergenti.
Attraverso un approccio integrato che include formazione, mentorship, networking e supporto tecnico e commerciale, Green Tech Incubation System mira a dotare i team delle competenze, degli strumenti e delle connessioni indispensabili per finalizzare e implementare le loro idee imprenditoriali, sviluppare prototipi funzionanti, validare i loro modelli di business sul mercato e prepararli a ricevere investimenti significativi. In questo modo, il programma intende accelerare il loro sviluppo e contribuire a promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse, supportando progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale e guidare l’innovazione sostenibile nel settore.
Le applicazioni di principale interesse in ambito Green Tech sono soluzioni in grado di dare risposta alle crescenti necessità e sfide del settore energetico. Particolare rilevanza sarà data a quei progetti in grado di fornire risposte sostenibili o ad impatto positivo a tali sfide.
Più nel dettaglio, le soluzioni ricercate riguardano i seguenti settori di interesse:
Energie alternative e rinnovabili, con focus su solare, eolico, idrogeno, energia ibrida, biocarburanti e biomasse;
Efficienza energetica, stoccaggio e trasporti, con focus su batterie, calore residuo, smart grid, energia raccolta, economia circolare;
Energia per la mobilità e gli edifici, con focus su ricarica e gestione, auto, ferrovie, aviazione, efficienza per case e costruzioni, smart mobility;
Analisi dei dati e piattaforme per l’energia, con focus su supporto decisionale basato su dati e AI, analitico degli strumenti, reporting e certificazione;
Economia circolare, con focus su riciclo e recupero, riuso e riparazione, progettazione e produzione sostenibili, gestione dei rifiuti.
Grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Intesa Sanpaolo, l’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratuite, allo scopo di aggregare progetti imprenditoriali in grado di coniugare il valore finanziario con il valore sociale, ovvero che abbiano l’obiettivo di generare impatto sociale positivo, misurabile e compatibile con un rendimento economico.
Quando e dove
Terminate entro il mese di giugno le fasi di candidature e scouting, con la selezione e l’annuncio entro luglio dei team ammessi, il Green Tech Incubation System si svolgerà nell’arco di 6 mesi fino a novembre 2024 a Bologna, negli spazi di BIGBO – Boost Innovation Garage (via della Ferriera 4), durante i quali i 10 team innovativi (prevalentemente startup neonate o non ancora fondate, spin-off universitari) verranno accompagnati, virtualmente e in presenza, nello sviluppo dei rispettivi business plan da un pool di mentor e consulenti esperti, attraverso sessioni di full immersion sulle singole tematiche.
Lo sprint period e l’inserimento nell’ecosistema di BIGBO
Sono 4 i mesi dedicati allo sprint period, l’arco temporale che coincide inoltre con il periodo di inserimento dei team nell’ecosistema di BIGBO, al termine del quale i team selezionati, grazie al supporto dell’incubatore certificato dpixel e alla presenza di investitori nel network di BIGBO, resteranno sotto osservazione per l’eventuale accesso al reperimento dei capitali iniziali e potranno beneficiare delle connessioni e degli elementi alla base dell’ecosistema stesso, come l’accesso alle facilities, agli eventi e ai workshop organizzati.
Il percorso comprende:
50 ore di masterclass in presenza a Bologna, con formazione sulle competenze necessarie per trasformare un’idea in un business: business modeling e business planning, marketing strategy, customer discovery, competition analysis, go-to-market strategy, financials, fundraising;
10 ore di mentoring, con incontri 1-to-1 online e in presenza, per farsi guidare da mentor esperti nell’esecuzione della strategia;
Expert corner, con accesso alla consulenza specialistica e primo assesment da parte di professionisti quali avvocati, commercialisti, notai, agenzie di branding, per l’approfondimento di specifiche tematiche tecniche e legali;
Coworking & Community meeting, durante tutta la durata del progetto con 3 desk riservati nell’area coworking di BIGBO e accesso ai 3 community meeting, alle networking night e ad ulteriori workshop organizzati a BIGBO;
Innovation financing, consulenza sul crowdfunding con le piattaforme partner di reward, equity e lending crowdfunding;
Accesso ai perks, con grandi vantaggi nell’adozione di CRM, servizi cloud, soluzioni di collaborazione online;
Iniziative di matchmaking, fra startup e aziende organizzate da dpixel e opportunità di partecipazione a tutte le iniziative dedicate alle startup.
Durante il percorso i team imprenditoriali avranno, inoltre, l’opportunità di essere accompagnati per ottenere la qualifica di startup innovativa, così da beneficiare dei conseguenti vantaggi di natura contrattuale e fiscale e delle agevolazioni nell’accesso al creditoe agli investimenti.
Candidature aperte fino al 24 giugno
Per le candidature è utilizzata una delle più grandi community di startup al mondo, la piattaforma F6S.
Per ulteriori informazioni visita la pagina sul sito di BIGBO.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Cultura
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