Approvato il Bilancio di Missione 2023: 15,4 milioni di euro erogati e 332 progetti sostenuti sul territorio metropolitano di Bologna

Il Collegio di Indirizzo della Fondazione Carisbo, nella riunione odierna, acquisito il parere favorevole dell’Assemblea dei Soci, ha approvato all’unanimità il Bilancio di Missione e il Bilancio di Esercizio per il 2023 predisposti dal Consiglio di Amministrazione.

Nonostante le difficoltà del contesto globale, il 2023 ha visto non solo la conferma, ma altresì il superamento dell’ipotesi iniziale formulata nel Documento Programmatico Previsionale 2023 di destinare 12 milioni di euro alle erogazioni, attestandosi a 15.432.540,18 euro, impegnando in parte i Fondi di riserva per l’attività erogativa, disponibilità riversata a beneficio della comunità con l’impostazione di progetti di particolare rilievo strategico, concertati con le istituzioni del territorio e gli stakeholder di riferimento.

Si tratta di un traguardo erogativo che è stato possibile raggiungere anche grazie alla solidità del portafoglio finanziario della Fondazione che, nonostante la crisi globale, acuita dall’inflazione, ha comunque generato le risorse necessarie per adattare i programmi al nuovo contesto di riferimento.

Predisposti in una veste grafica rinnovata e in formato digitale per una consultazione interattiva, il Bilancio di Missione e il Bilancio di Esercizio rendicontano, rispettivamente, gli effetti sociali dell’operato sul territorio metropolitano di Bologna e la gestione economico-finanziaria della Fondazione.

Bilancio di Missione 2023

Quadro di sintesi:

  • Nel 2023 stanziati complessivamente 15,4 milioni di euro, di cui 3,5 milioni investiti a livello nazionale (partecipazione a fondi e progetti in rete, come il Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile e il Fondo per la Repubblica Digitale) e 11,9 milioni impegnati sul territorio metropolitano;
  • 7,4 milioni di euro (48,3% del totale deliberato) nel settore “Volontariato, filantropia e beneficenza” per il macro obiettivo Persone;
  • 4,7 milioni di euro (30,4% totale deliberato) nel settore “Arte, attività e beni culturali” per il macro obiettivo Cultura;
  • 2,4 milioni di euro (15,4% totale deliberato) nel settore “Educazione, istruzione e formazione (anche sportiva)” per il macro obiettivo Sviluppo;
  • 0,9 milioni di euro (5,9% totale deliberato) nel settore “Ricerca scientifica e tecnologica (anche in campo medico)” per il macro obiettivo Sviluppo;
  • 332 interventi complessivamente realizzati;
  • 7 bandi tematici promossi e 258 progetti sostenuti con un investimento di 2,6 milioni di euro (16,7% totale deliberato);
  • 25 progetti diretti per un importo deliberato di 6,9 milioni di euro (45% totale deliberato);
  • 49 progetti sostenuti attraverso azioni trasversali e di sistema per un importo deliberato di 5,9 milioni di euro (38,3% totale deliberato).

Per quanto attiene al profilo istituzionale dettagliato nel Bilancio di Missione 2023, va ricordato che la Fondazione per svolgere la propria attività non ricorre ai proventi maturati nel corso dell’anno, bensì alle disponibilità economiche già acquisite e accantonate nell’esercizio precedente. Tale impostazione consente di programmare in termini più precisi l’attività erogativa secondo una logica prudenziale, bilanciando la duplice esigenza di stabilizzare nel tempo sia la capacità reddituale a tutela delle future generazioni, sia la capacità erogativa. Per garantire continuità al proprio intervento, la Fondazione si impegna a preservare e consolidare nel tempo il proprio patrimonio con una gestione disciplinata, autonoma, trasparente e orientata all’efficienza finanziaria e alla responsabilità sociale.

Il 92% dei progetti sostenuti tramite bando nel 2023 ha ottenuto un cofinanziamento, tramite risorse dei soggetti proponenti o tramite fondi di terzi a supporto dello sviluppo progettuale, generando un rilevante effetto leva prodotto dall’intervento della Fondazione, in grado così di mobilitare di risorse non soltanto economiche, oltre la mera capacità erogativa, e di creare partnership attivando processi filantropici più estesi.

Il bando di finanziamento si conferma anche per il 2023 lo strumento principale per la selezione dei progetti in termini numerici ricoprendo il 77,7% degli interventi ammessi, al cospetto del 14,8% per le azioni trasversali e di sistema e del 7,5% per i progetti diretti dalla Fondazione.

La suddivisione delle erogazioni secondo la tipologia dei soggetti destinatari evidenzia una prevalenza delle assegnazioni a favore degli enti non profit, in linea con quanto registrato nell’esercizio precedente (38,3% sul totale), dovuto sia al sostegno alle diverse iniziative promosse dai network a cui aderisce la Fondazione sia, in particolare, all’ampia partecipazione ai bandi delle organizzazioni del Terzo settore. A seguire l’impegno a favore di enti di natura pubblica ed enti e istituzioni ecclesiastiche (16,7% sul totale), come attestano le iniziative strategiche con l’Università, il Comune/Città metropolitana di Bologna e l’Arcidiocesi di Bologna.

Nel corso del 2023 la Fondazione ha proseguito nel potenziare le attività di monitoraggio delle risorse assegnate, coinvolgendo gli stakeholder nell’analisi dei risultati e degli impatti realizzati nell’ambito della realizzazione dei vari progetti sostenuti. Per la prima volta è stato rendicontato l’impatto dell’attività erogativa a seguito della rilevazione dei risultati e delle ricadute sul territorio delle iniziative finanziate nel 2021 tramite bando, nello specifico prendendo in esame 193 progetti giunti a conclusione a fine 2023.

Mediante il coinvolgimento dei propri stakeholder, l’analisi dei risultati è stata indirizzata con l’obiettivo di consolidare le tematiche della valutazione d’impatto come elemento caratterizzante delle attività di monitoraggio. Si è pertanto proceduto ad individuare degli indicatori trasversali così da approcciare la valutazione secondo il modello delle 4E, elaborato dalla Fondazione allo scopo di essere standardizzato per le varie progettualità, semplice, replicabile e comparabile, sia orizzontalmente, fra diverse linee di erogazione, sia verticalmente, fra diverse annualità.

Il modello considera quattro aree di cambiamento (Equità, Efficacia, Efficienza ed Esposizione) da osservare, relative alla capacità delle iniziative di generare condizioni di inclusione, sostenibilità economico-finanziaria, innovazione digitale e ambientale, diffusione di conoscenze e saperi. Ciascuna delle 4E è stata resa misurabile tramite 6 macro indicatori, andando a costituire un sistema di 24 KPI (Key Performance Indicator).

Il percorso valutativo con l’attivazione dei driver di Equità, Efficacia, Efficienza ed Esposizione ha permesso di approfondire la portata del cambiamento generato dai singoli progetti per il territorio, attribuendo a ciascuno dei 24 indicatori dell’impact framework un valore da 1 a 5 (scala di Likert). Tramite il coinvolgimento di 511 stakeholder e la distribuzione di 511 questionari (+29% rispetto al 2022), fornendo gli strumenti e la collaborazione per raccogliere i dati quantitativi e qualitativi, è stato così possibile esprimere, in definitiva, un valore di sintesi ponderato rappresentativo del livello di impatto generato che si è rivelato superiore alla media in tutti i settori d’intervento.

Sotto il profilo dell’assetto organizzativo, la certificazione aziendale di qualità (UNI EN ISO 9001:2015) conseguita a fine 2020 e verificata annualmente nel 2021 e 2022, a fine 2023 è stata riconfermata per un ulteriore triennio (con verifiche annuali ordinarie) a seguito di un articolato audit da parte dell’ente di certificazione accreditato RINA SpA. Il ricorso a metodologie e strumenti integrati in un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) consolida l’adozione di una strategia di miglioramento continuo delle procedure operative, per soddisfare in modo sempre più efficace alle esigenze degli stakeholder.

 

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