La Fondazione vince il bando PNRR per la protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale con il progetto del nuovo Centro per il “Dopo di noi” e multiutenza di Argelato
Al progetto di recupero e riutilizzo per finalità socio-assistenziali della struttura, che verrà intitolata a Padre Gabriele Digani, è stato attribuito dalla Regione Emilia-Romagna l’importo massimo di 150.000 euro finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU
Nuovo importante riconoscimento per il progetto della nostra Fondazione che porterà alla creazione di un Centro per il “Dopo di noi” e multiutenza intitolato a Padre Gabriele Digani, indimenticato direttore dell’Opera Padre Marella e socio della Fondazione, presso il complesso edilizio di proprietà ad Argelato.
Nell’ambito del bando PNRR M1C3 Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, la Fondazione ha candidato il progetto finalizzato al risanamento conservativo e al recupero funzionale del complesso edilizio. La Regione Emilia-Romagna ha attribuito all’intervento l’importo massimo riconosciuto agli enti privati, pari a 150.000 euro.
Il valore storico-testimoniale e paesaggistico della corte rurale di Argelato
Il complesso edilizio “Corte Palazzo” è costituito da una caratteristica corte agricola della campagna bolognese, nel comune di Argelato, composto da due fabbricati principali (la Casa e il Fienile), un fabbricato accessorio e una corte di circa 16.000 mq di superficie. I fabbricati del complesso edilizio “Corte Palazzo” risalgono alla fine dell’Ottocento, nati come casa padronale e stalla/fienile di una tipica azienda agricola della pianura bolognese, e nel tempo hanno conservato i loro caratteri architettonici e la loro funzione insediativa, fino alla cessazione dell’attività agricola (avvenuta intorno al 1970) e al successivo abbandono.
Per l’elevata rilevanza sotto il profilo storico e sociale, il R.U.E. del Comune di Argelato ha classificato l’intero complesso (fabbricati e corte esterna) come “complesso edilizio di valore storico-testimoniale”, vincolando gli interventi di recupero al rispetto di particolari prescrizioni conservative di valorizzazione degli immobili. Inoltre, il complesso ricade all’interno delle “aree di tutela delle risorse paesaggistiche complesse”, individuate dal P.S.C. del Comune di Argelato come ambiti di salvaguardia e valorizzazione di elementi paesaggistici di pregio, collocandosi all’interno delle aree rurali intermedie (zone C) individuate dal P.S.R. Emilia-Romagna 2014-2020.
Prima che la intervenisse la Fondazione, l’abbandono del complesso edilizio da diverse decine di anni aveva causato nei fabbricati un elevato stato di degrado, ciononostante conservando un valore testimoniale e paesaggistico con particolare riferimento alla memoria della civiltà contadina della pianura bolognese.
Verrà inoltre fornito un contributo alla riqualificazione del paesaggio e della corte esterna, redigendo uno specifico “progetto del verde” per recuperare la “piantata padana” esistente e riqualificare il boschetto dinanzi ai fabbricati, a scopi didattici e formativi.
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