Storia

Da oltre 30 anni di attività filantropica rinnoviamo la nostra missione originaria per renderla più vicina alle sfide del nostro tempo.

Le origini e l’evoluzione

L’atto ufficiale di nascita della Cassa di Risparmio in Bologna risale al 14 luglio 1837, giorno in cui l’allora Cardinale Legato autorizzò cento privati cittadini bolognesi a fondare una società di credito la cui attività sarebbe stata indirizzata a sostegno di iniziative d’interesse generale per la comunità bolognese.

È dall’inizio degli anni Novanta che, in ottemperanza alla riforma Amato-Ciampi per la privatizzazione delle banche pubbliche, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna debutta come soggetto giuridico autonomo, con lo scopo di promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità e del territorio bolognese. In occasione della riforma, l’attività creditizia rimane appannaggio di Carisbo, nuova società per azioni, mentre l’attività filantropica e sociale rimane competenza della Fondazione Carisbo, continuazione storica dell’ente fondato nel 1837.

Nell’autunno del 2000, a seguito dell’approvazione da parte del Ministero del Tesoro del nuovo Statuto, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna diventa persona giuridica privata a base associativa con piena autonomia statutaria e gestionale. Il nuovo Statuto sottolinea la continuità storica delle intenzioni e degli obiettivi finali che avevano dato vita, 163 anni prima, alla Cassa di Risparmio in Bologna.

Nel 2002 si completa l’operazione di fusione per incorporazione di Cardine SpA (in cui era già confluita Carisbo) in Sanpaolo IMI SpA. Nel 2006 il gruppo Sanpaolo IMI si rafforza ulteriormente attraverso la fusione con Banca Intesa, un’operazione che ha dato origine a Intesa Sanpaolo, gruppo bancario leader in Italia e uno dei principali in Europa per dimensione e solidità.

Con la sottoscrizione, nell’aprile 2015, del Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio (Acri), la Fondazione ha aderito ad un passaggio fondamentale di un processo di “autoriforma”. Il documento ha impegnato le Fondazioni aderenti a modificare i loro statuti secondo i contenuti del Protocollo stesso, intesi a regolamentare la gestione del patrimonio anche attraverso la diversificazione degli investimenti, valorizzare la trasparenza delle erogazioni e disciplinare la struttura di governance.

Cosa sono le Fondazioni di origine bancaria?

Casa Saraceni, la nostra sede

Gioiello del Rinascimento bolognese, dal 1991 la quattrocentesca Casa Saraceni è sede della Fondazione. L’edificio prende il nome dalla famiglia nobiliare della quale fu storica residenza, stimata come uno degli edifici di maggior pregio presenti in città all’epoca. L’impianto architettonico è modulato secondo un ordine ritmico rigoroso, lo stile è un incontro tra il linguaggio ornamentale emiliano, che risalta nei decori in terracotta della facciata, e la tradizione del Rinascimento fiorentino, per via del richiamo all’Ospedale degli Innocenti di Filippo Brunelleschi evidente nelle arcate. Tuttora riconoscibile è la torre mozzata e inglobata nella struttura, che apparteneva alla precedente dimora della famiglia Clarissimi sulle cui fondamenta venne eretta Casa Saraceni.

La vicenda di Casa Saraceni, situata in un crocevia di luoghi ed edifici di forte valenza culturale nel cuore di Bologna, si intreccia con quella delle famiglie e delle istituzioni più influenti nella storia della città.  La costruzione del palazzo fu intrapresa nei primi anni del Cinquecento, probabilmente da Antonio Saraceni, nobile bolognese e saltuariamente membro del Senato cittadino dal 1468 al 1502, sulle fondamenta di una casa preesistente appartenuta alla famiglia Clarissimi dal XIII secolo.

L’eleganza e la bellezza della dimora fecero sì che fosse eletta nel tempo come la sede più appropriata per ospitare autorità politiche durante i loro soggiorni in città. La storia dell’edificio è segnata da diversi passaggi di proprietà tra nobili famiglie quali i Cospi nel 1575 e i Garzoni nel 1631, e da cambiamenti nella destinazione d’uso, come nel caso del passaggio all’Opera Pia dei Poveri Vergognosi nel 1735. Nel 1925, il palazzo divenne proprietà della Società Anonima Magazzini Centrali Italiani e infine, nel 1930, del Credito Fondiario della Cassa di Risparmio in Bologna.

Le sale del piano terra, oggi adibite a spazi espositivi, sono arricchite da splendidi soffitti lignei a cassettoni, mentre lo scalone marmoreo presenta volte a “raffaellesche” realizzate da Roberto Franzoni, esponente di spicco dell’Art Nouveau bolognese. Le sale dei piani superiori, ricavate dai lavori di ristrutturazione, sono arredate con stucchi chiari e decorazioni di ispirazione settecentesca e ospitano una ricca galleria di dipinti del Seicento e del Settecento bolognesi, provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione.

Dopo i restauri affidati a Baulina Paleotti, dal 1934 Casa Saraceni divenne ufficialmente la sede del Credito Fondiario della Cassa di Risparmio in Bologna. L’edificio mantenne questa funzione fino al 1991, anno nel quale il Credito Fondiario lascia Casa Saraceni e la Fondazione Cassa di Risparmio, in seguito alla riforma sancita dalla Legge Amato, si insedia nel palazzo, acquistandolo e promuovendo una serie di importanti lavori di ristrutturazione, restauro e valorizzazione. Nel periodo tra il 1995 e il 2001 vengono realizzati ulteriori interventi di restauro conservativo e, in anni più recenti, una serie di interventi di efficientamento energetico e di miglioramento del comfort indoor.

Virtual tour di Casa Saraceni