Sviluppo del territorio

250 studenti bolognesi ripensano il futuro del pianeta con i programmi promossi insieme alla Fondazione Golinelli

21/12/2023
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Sono i giovani talenti del Summer Camp e dello School Program di Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, hanno tra i 13 e i 18 anni, e con un uso consapevole dei big data e uno studio dei fenomeni legati al climate change pensano a un futuro sostenibile.

Negli spazi di BIG – Boost Innovation Garage e di Opificio Golinelli, quasi 250 studenti provenienti da 15 istituti secondari di primo e secondo grado della Città metropolitana di Bologna si preparano a diventare gli innovatori e gli attori chiave del cambiamento di due settori cruciali per la crescita e lo sviluppo del Pianeta nei prossimi anni: i big data e il climate change.

Hanno tra i 13 e i 18 anni e sono i partecipanti di due iniziative lanciate da Fondazione Golinelli e Fondazione Carisbo, il Summer Camp “Big data & Climate change” 2023 e il “Big data & Climate change” School Program.

Summer Camp “Big data & Climate change”

Il Summer Camp, giunto alla terza edizione e partito il 14 giugno, si è concluso pochi giorni fa con un tour degli spazi del BI-REX Competence Center. La conoscenza, la mobilitazione e l’apprendimento di competenze sulla cultura d’impresa sono stati alla base del percorso che ha visto 15 futuri innovatori, mossi dai recenti avvenimenti in Emilia-Romagna, a soffermarsi sul tema della gestione delle emergenze: dalle soluzioni rivolte ai soccorritori, per un coordinamento tempestivo degli aiuti, al possibile contributo dei comuni cittadini in tali contesti.

Il primo dei tre lavori presentati è stato Progetto: GEN – Gestione Emergenze Nazionali, una piattaforma che in situazioni di emergenza mette in contatto chi vuole donare beni di prima necessità da remoto con le persone colpite, in base alle specifiche esigenze di queste ultime. «Pensavo che in un progetto d’impresa gli aspetti da curare fossero pochi, ad esempio la parte grafica o quella logistica, non immaginavo quanto complesso fosse creare qualcosa di così strutturato – racconta Giulia, 18 anni, membro del gruppo e studentessa dell’I.I.S. Archimede di San Giovanni in Persiceto –. Dividerci le mansioni e lavorare in team parallelamente sui diversi aspetti ci ha permesso di mettere al centro la cosa più importante, il bisogno delle persone».

Al tema del tracciamento tempestivo è legata anche la seconda proposta, RESQ TALKIE, un sistema che tramite dei walkie talkie dotati di GPS permette di tracciare i soccorritori durante le emergenze e inviare dati in tempo reale a un gestionale, utilizzato per efficientare l’organizzazione dei soccorsi.

L’ultima idea è stata Auxy, un’applicazione che mostra una mappa in tempo reale per capire la gravità dell’emergenza e le aree su cui è necessario un intervento. I dati raccolti durante le singole occasioni vengono poi usati per creare uno storico, utile per le occorrenze future. Una proposta, quella del team, costruita attraverso il confronto continuo tra i suoi membri, come ha confermato Inderdeep, 18 anni, dell’Istituto Istruzione Superiore I.P.C. Manfredi I.T.C. Tanari Bologna, per cui «non bisogna avere paura di esprimere la propria opinione, può essere un elemento utile a perfezionare il progetto. Il ruolo della comunicazione tra noi è stato centrale per rendere quanto abbiamo realizzato insieme più innovativo e più concreto».

“Big data & Climate change” School Program

Una Formazione continua quindi, quella messa in campo dalle due Fondazioni che, già a novembre, prima della chiusura dei lavori del Summer Camp “Big data & Climate change”, hanno dato inizio alle attività del “Big data & Climate change” School Program.

Questa nuova esperienza, alla sua prima edizione, dal 13 novembre e fino alla primavera 2024, porterà 230 studenti al II e III anno delle scuole secondarie di primo grado e al I anno delle scuole secondarie di secondo grado della Città metropolitana di Bologna, a dialogare insieme in un ciclo di laboratori gratuiti per approfondire competenze trasversali e capacità tecniche indispensabili per il loro futuro.

«Nelle ore che ho passato questa estate con i ragazzi ho potuto constatare la loro capacità di entrare nel cuore degli argomenti trattati e della facilità con cui riescono a ricollegarli al loro quotidiano – afferma Lorenzo Miani, 26 anni, formatore coinvolto sia durante il Summer Camp che lo School Program e dottorando in Fisica dell’Università di Bologna –. I cambiamenti climatici hanno una complessità intrinseca molto alta, che però non deve spaventare, va affrontata e gestita, e in questo i ragazzi hanno dimostrato una grande maturità. Con lo School Programmi mi sono trovato di fronte a un’opportunità innovativa, quella di permettere a due gradi scolastici solitamente separati (secondarie di I e di II grado) di lavorare insieme. Il confronto tra “i più grandi” i “più piccoli” permette ai partecipanti di vedere come cambiano linguaggio e sensibilità su queste tematiche in un’ottica di orientamento non solo esperienziale ma anche razionale».

“Big data & Climate change” School Program si concluderà con un evento in presenza a Opificio Golinelli tra marzo e aprile 2024, per coinvolgere tutti i partecipanti in una giornata di racconti e testimonianze.


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