Un weekend speciale di arte e cultura nei musei e luoghi della cultura di Bologna e della città metropolitana
Anche la Fondazione insieme a numerosi musei e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana partecipa allo speciale weekend dedicato all’arte e alla cultura, con una progettualità e una comunicazione condivise, con il coordinamento del Settore Musei Civici Bologna e della Città metropolitana di Bologna, per valorizzare la ricchezza e l’ampiezza dell’offerta culturale in un’ottica di rafforzamento del sistema museale coordinato e integrato nelle sue diverse articolazioni.
Sabato 17 maggio 2025 torna la Notte Europea dei Musei, con iniziative speciali e aperture straordinarie serali a ingresso gratuito o al costo simbolico di 1 euro
Iniziativa ideata nel 2005 dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e dal 2011 estesa a tutta la comunità europea – con il patrocinio di UNESCO, Consiglio d’Europa e ICOM – International Council of Museums –, la Notte Europea dei Musei promuove la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea invitando i musei ad aprire le loro porte oltre gli orari di apertura ordinari, con ingresso gratuito o al costo simbolico di 1 euro.
Sono 38 i musei e gli spazi culturali aderenti, la maggior parte dei quali sono aperti con ingresso gratuito o al costo di simbolico di 1 euro (fatte salve le gratuità per legge), a partire dalla fascia di apertura straordinaria serale, tra i 12 Comuni di Anzola dell’Emilia, Bologna, Budrio, Castenaso, Crevalcore, Imola, Pianoro, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Valsamoggia e Vergato.
E 71 sono gli appuntamenti proposti al pubblico di adulti e bambine e bambini, tra aperture straordinarie, speciali visite guidate, conferenze, letture e degustazioni.
Domenica 18 maggio 2025 si celebra la Giornata Internazionale dei Musei, quest’anno dedicata al tema “Il futuro dei musei nelle comunità in rapida trasformazione”
Nella giornata successiva, domenica 18 maggio 2025, si celebra la Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day – IMD) istituita nel 1977 da ICOM – International Council of Museums, il principale network internazionale di musei e professionisti museali. La programmazione coordinata delle attività proseguirà anche in occasione di questa importante ricorrenza, che intende evidenziare l’importanza del ruolo dei musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo.
L’edizione 2025 esplora il tema “Il futuro dei musei nelle comunità in rapida trasformazione”, concentrandosi su come i musei possano orientarsi e contribuire a un mondo che sta attraversando profondi cambiamenti sociali, tecnologici e ambientali. I musei, dunque, si propongono come catalizzatori del cambiamento e, con questa finalità, attivano professionalità, modelli di gestione, programmi innovativi in coerenza con il Codice Etico e con la propria specifica missione. I musei sono più di semplici spazi di conservazione: partecipano attivamente alla formazione di comunità sostenibili e inclusive.
Nei 12 Comuni aderenti – Alto Reno Terme, Bologna, Castenaso, Crevalcore, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Valsamoggia e Vergato – sono 31 i luoghi e 37 gli eventi tra cui poter scegliere.
Il programma completo degli appuntamenti è disponibile sul sito della Città metropolitana di Bologna.
Aperture straordinarie e ingresso libero alla mostra “Io che ero una rondine”. L’Informale di Maria Petroni (1921-1977)
In occasione della Notte Europea dei Musei e della Giornata Internazionale dei Musei, sabato 17 maggio con orario continuato 10-23 e domenica 18 maggio con orario continuato 10-19, sarà aperta al pubblico in via straordinaria e ad ingresso libero la mostra “Io che ero una rondine”. L’Informale di Maria Petroni (1921-1977), nata dalla donazione di venti dipinti di Maria Petroni, pittrice che occupò un posto di rilievo entro l’eterogeneo gruppo di artisti raccolti da Francesco Arcangeli, nei primi anni Cinquanta, sotto la denominazione di “ultimi naturalisti”.