Persone
19/09/2025
Lo scale-up
Il Piano Strategico 2025-2026, delineato dal Comitato di indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, ha stabilito, infatti, la realizzazione dello scale-up di bandi già realizzati attraverso la pubblicazione di nuove opportunità aperte a tutti gli stakeholder interessati. In questo caso i progetti già sostenuti nell’ambito di Onlife e Futura che hanno dimostrato maggiore impatto nella fase sperimentale riceveranno una premialità per i due nuovi bandi. L’obiettivo di Onlife+ e Futura+ è sostenere – rispetto ai primi due pubblicati – un numero limitato di progetti, di maggiori dimensioni in termini di risorse economiche assegnate, di beneficiari raggiunti e di raggruppamenti proponenti e consegnare al decisore pubblico le migliori pratiche in termini di efficacia e impatto generato.
Il contesto italiano
In Italia, il 2030 Digital Decade Report della Commissione europea di luglio 2025 afferma che oltre il 54% della popolazione tra i 16 e i 74 anni non possiede competenze digitali di base, una percentuale nettamente superiore alla media UE (44%). La rapida diffusione di nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale, ha accentuato il divario tra le competenze acquisite e quelle richieste dal mercato del lavoro, contribuendo alle difficoltà occupazionali dei giovani e alla crescente vulnerabilità dei NEET, ossia i giovani che non sono né impegnati in un percorso di studi, né lavorano o partecipano ad un percorso di formazione. Secondo i dati Eurostat del 2025, il nostro Paese presenta uno dei più alti tassi di NEET nell’Unione europea, pari al 15,2% contro una media Ue dell’11% e un target fissato dall’Ue al 9% entro il 2030. In totale, in Italia ammontano a circa 1,4 milioni di giovani, di cui per lo più sono donne (circa il 69%) e nel Mezzogiorno (46%). L’Italia, inoltre, presenta importanti squilibri se si analizzano le differenze di genere: il quadro delineato dal World Economic Forum ha collocato l’Italia nel 2024 al 111° posto a livello globale, penultima in Europa. In aggiunta, oltre alla questione occupazionale, secondo i dati Istat sul primo trimestre del 2025, si registra una netta differenza salariale per le donne rispetto agli uomini: le laureate guadagnano il 40% in meno a parità di studi, mentre il gap è del 19% tra chi ha la licenza media e sale al 20,5% tra chi ha un diploma.
Bando Futura+
Il bando dedicato alle donne in età lavorativa (18-67 anni) mira a selezionare progetti di formazione validi e innovativi per accrescere le competenze digitali delle donne, occupate e non, al fine di garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. Le problematiche legate alla condizione femminile in Italia sono ben note, infatti, nonostante oltre il 60% dei laureati dell’anno 2023 siano donne, i dati sull’occupazione mostrano un costante vantaggio di genere a favore degli uomini. Infatti, poco più di una donna su due lavora (circa il 53%). Sono inoltre 7,8 milioni le donne inattive, pari al 63,5% del totale degli inattivi fra i 15 ed i 64 anni.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da parte di soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del Terzo settore, in partnership anche con soggetti for profit.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del 18 dicembre 2025.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 15 milioni di euro.
Webinar gratuiti
Per approfondire le modalità di partecipazione al bando sono stati organizzati webinar gratuiti e aperti a tutti:
- 23 settembre ore 9.30, iscrizioni qui
- 25 settembre ore 14.30, iscrizioni qui
Informazioni e contatti
E-mail futura@fondorepubblicadigitale.it
Tel. 06-68102736
martedì ore 10.30-12
giovedì, ore 14.30-16
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