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Approvati il Bilancio di Missione e di Esercizio 2020

16/04/2021
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Il Collegio di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, nella riunione del 15 aprile 2021 sotto la presidenza del Dott. Carlo Monti, ha approvato all’unanimità i progetti di Bilancio di Missione e di Esercizio per il 2020 redatti in precedenza dal Consiglio di Amministrazione e presentati dal Segretario Generale Alessio Fustini, con il parere favorevole espresso unanimamente dall’Assemblea dei Soci. In un anno pesantemente condizionato dall’emergenza Covid-19 e dalle sue conseguenze sull’economia reale e sulle aspettative di breve periodo, il bilancio consuntivo della Fondazione si chiude positivamente con un avanzo d’esercizio di oltre 5 milioni di euro. Un risultato positivo anche alla luce della determinazione della Banca Centrale Europea che ha esteso alle banche la raccomandazione di non staccare cedole, con la conseguenza che i proventi stimati dalla Fondazione nel 2019 a valere per l’anno 2020 non hanno trovato conferma, venendo così meno una parte rilevantissima delle entrate previste, pari a circa 48 milioni di euro (trattandosi in gran parte dei dividendi derivanti dalla partecipazione nella banca conferitaria), necessarie al finanziamento di progetti sul territorio, messo già duramente alla prova dallo stato di eccezionale emergenza.

Il Bilancio di Missione e il Bilancio di Esercizio rendicontano, rispettivamente, gli effetti sociali dell’operato della Fondazione sul territorio metropolitano di Bologna e la gestione economico-finanziaria della Fondazione.

Bilancio di Missione 2020

  • Nel 2020 stanziati complessivamente 18,9 milioni di euro;
  • 10,1 milioni di euro (53% del totale deliberato) nel settore “Volontariato, filantropia e beneficenza”, tra cui il Piano straordinario per contrastare l’emergenza Coronavirus (1,7 milioni di euro, 17,2% del totale erogato nel settore);
  • 5,4 milioni di euro (28% totale deliberato) nel settore “Arte, attività e beni culturali”;
  • 1,8 milioni di euro (10% totale deliberato) nel settore “Educazione, istruzione e formazione (anche sportiva)”;
  • 1,6 milioni di euro (9% totale deliberato) nel settore “Ricerca scientifica e tecnologica (anche in campo medico)”;
  • 413 interventi complessivamente realizzati;
  • 9 bandi tematici promossi e 317 progetti sostenuti con un investimento di 3,5 milioni di euro;
  • 31 progetti diretti per un importo deliberato di 7,8 milioni di euro;
  • 65 progetti sostenuti attraverso iniziative presentate da terzi e azioni di sistema per un importo deliberato di 7,7 milioni di euro.

Per quanto attiene al profilo istituzionale dettagliato nel Bilancio di Missione 2020, va ricordato che la Fondazione per svolgere la propria attività istituzionale non ricorre ai proventi maturati nel corso dell’anno, bensì alle disponibilità economiche già acquisite e accantonate nell’esercizio precedente. Tale impostazione consente di programmare in termini più precisi l’attività erogativa secondo una logica prudenziale.

In particolare si evidenzia nel 2020, ultimo anno delle Linee di Indirizzo Triennali 2018-2020, un incremento delle somme assegnate dalla Fondazione rispetto alle previsioni delineate dal DPP 2020 che, nel corso dell’esercizio, ha richiesto una revisione conseguente all’emergenza pandemica scatenatasi a partire dal mese di febbraio, in concomitanza con l’approvazione del Piano straordinario per contrastare l’emergenza Coronavirus (1,7 milioni di euro), articolato secondo interventi in ambito sanitario e iniziative di sostegno rivolte sia ad attività sociali, sia al tessuto economico del territorio. La ricalibrazione del programma in atto ha inoltre consentito di gettare le basi per le novità introdotte dal DPP 2021, il piano strategico che al contempo inaugura le nuove Linee di Indirizzo Triennali 2021-2023.

Nel 2020 sono stati approvati e promossi 413 interventi, assegnando 18,9 milioni di euro per erogazioni.

La distribuzione delle erogazioni assegnate all’interno dei settori rilevanti d’intervento, pur coerente con quella prevista nel precedente DPP 2020, ha necessariamente risentito degli effetti scatenati dalla pandemia: maggiore destinazione di investimenti quindi nel settore “Volontariato, filantropia e beneficenza” per 10,1 milioni di euro (53% del totale deliberato), comprensivi delle risorse rese disponibili dalla Fondazione attraverso il Piano straordinario per contrastare l’emergenza Coronavirus (1,7 milioni di euro, 17,2% del totale erogato nel settore); il settore “Arte, attività e beni culturali” ha registrato investimenti per 5,4 milioni di euro (28% totale deliberato), mentre i settori “Ricerca scientifica e tecnologica (anche in campo medico)” ed “Educazione, istruzione e formazione (anche sportiva)”, rispettivamente, 1,6 milioni di euro (9% totale deliberato) e 1,8 milioni di euro (10% totale deliberato).

In termini di risorse economiche canalizzate, le modalità di intervento adottate sono così differenziate: i progetti propri (41% delle risorse), le iniziative presentate da terzi e azioni di sistema (41% delle risorse), i bandi (18% delle risorse).

Sono 47 i progetti approvati nel 2020 che hanno ottenuto un cofinanziamento tramite risorse dei soggetti proponenti o tramite fondi di terzi a supporto dello sviluppo progettuale, per un ammontare totale di € 1.418.154,04 che ha permesso di generare un effetto leva del 30% prodotto dall’intervento della Fondazione.

Il 2020 si è anche caratterizzato per il consolidamento dei bandi di finanziamento, tematici e territoriali, quali strumento efficace di dialogo e di interazione con il territorio. Attraverso 9 bandi sono stati destinati € 3.460.400 per il sostegno a 317 progetti (su circa 350 richieste pervenute), a fronte di 413 interventi complessivi realizzati nel 2020.

Non è venuto meno il supporto ai soggetti istituzionali con i quali la Fondazione mantiene un rapporto stabile e sinergico, mediante 13 interventi deliberati per complessivi € 3.300.000.

Tra gli strumenti di intervento afferenti all’area degli interventi diretti si evidenziano € 4.300.000 per il progetto Genus Bononiae gestito dalla società strumentale Museo della Città di Bologna ed € 2.075.000 per l’avvio di progetti di edilizia sociale e di sostegno allo sviluppo economico e all’occupazione con particolare riferimento alle startup tecnologiche e a valenza sociale.

Nel corso del 2020 la Fondazione ha valorizzato e potenziato le attività di monitoraggio delle risorse assegnate, coinvolgendo gli stakeholder nell’analisi dei risultati e degli impatti realizzati nell’ambito della realizzazione dei vari progetti sostenuti. Tale indagine ha riguardato sia progetti in itinere sia progetti conclusi, al fine di verificarne la prosecuzione anche a distanza di alcuni anni. In particolare, durante l’anno, è stato realizzato un piano di audit su progetti individuati in base a indici di complessità (importo deliberato, stato avanzamento, scadenza dei progetti), allo scopo di analizzare i processi erogativi così da valutarne l’efficienza, oltre ad eventuali manovre correttive. L’analisi ha permesso di procedere al recupero delle somme non utilizzate per complessivi
€ 638.046,45 ad incrementare le risorse indirizzate alle attività istituzionali.

Nel corso del 2020 la Fondazione, mediante il coinvolgimento dei propri stakeholder, ha inteso sviluppare ulteriormente l’analisi dei risultati, con l’obiettivo di approfondire le tematiche della valutazione d’impatto come elemento caratterizzante delle attività di monitoraggio. L’esperienza è stata implementata anche a beneficio degli operatori del Terzo settore con l’organizzazione di sessioni formative e di sviluppo professionale online, a causa delle limitazioni per il contenimento del Covid-19: sono stati 354 gli enti partecipanti ai 22 workshop svolti.

Sotto il profilo dell’assetto organizzativo, sul finire del 2020 la Fondazione ha conseguito la certificazione aziendale di qualità (UNI EN ISO 9001:2015), per la prima volta adottando un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) con l’obiettivo di promuovere l’impegno per la qualità al fine di migliorare continuamente l’efficacia della propria azione e rispondere in modo sempre più specifico alle esigenze degli stakeholder.

Bilancio di Esercizio 2020

  • L’esercizio 2020 si chiude con un avanzo, prima degli accantonamenti, obbligatori e facoltativi di oltre 5 milioni di euro;
  • il patrimonio netto mostra un incremento di 2,1 milioni di euro nonostante le condizioni descritte in premessa;
  • i fondi per l’attività erogativa di istituto, che rappresentano il “serbatoio” di risorse a garanzia dell’attività e degli impegni futuri della Fondazione, si incrementano nella misura di 3,2 milioni di euro. In particolare, il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni si attesta a 42 milioni di euro, confermando la tendenza dettata dalle precedenti Linee di Indirizzo Triennali 2018-2020;
  • l’azione incisiva di monitoraggio ha permesso di contenere ulteriormente gli oneri di gestione pari a 2,7 milioni di euro, con una riduzione dell’11% rispetto al 2019;
  • nel corso dell’esercizio sono stati deliberati 413 interventi erogativi con un impegno complessivo deliberato di 18,9 milioni di euro (di cui 1,7 milioni di euro destinati al Piano straordinario per contrastare l’emergenza Coronavirus) e contributi liquidati per 16 milioni di euro;
  • le risorse generate indirizzate al “Fondo per le erogazioni al volontariato” (Art. 62 del D. Lgs. n. 117/2017) ammontano a344 euro;
  • l’attività di audit e monitoraggio dei progetti ammessi nel tempo al finanziamento è stata rafforzata ed ha prodotto un recupero di risorse per 638.046 euro nuovamente a disposizione per gli investimenti sul territorio;
  • nonostante i fatti eccezionali che hanno segnato il 2020, i risultati conseguiti hanno permesso di rispettare l’impegno erogativo annuo previsto di 18 milioni di euro, così come determinato tra gli obiettivi del Documento Programmatico Previsionale 2020, di cui 1,7 milioni di euro destinati al Piano straordinario per contrastare l’emergenza Coronavirus.

Nel corso dell’esercizio è proseguito il processo continuo di analisi e monitoraggio degli attivi patrimoniali della Fondazione e sono state compiute azioni volte alla ottimizzazione del portafoglio finanziario, finalizzate anche al conseguimento di extra dividendi con operazioni che hanno colto profitto dalla volatilità dei mercati.

A fine 2020 la partecipazione della Fondazione in Intesa Sanpaolo si attesta all’1,25% del capitale sociale ordinario del Gruppo in linea, in termini di valore, con i livelli di concentrazione fissati dal Protocollo Acri-MEF rispetto agli attivi patrimoniali a valori correnti 

La politica di diversificazione ha condotto il patrimonio della Fondazione, specie nell’ultimo triennio, a essere oggi investito in una gamma ampia di asset finanziari presenti nei mercati internazionali. Ciò si realizza in particolare tramite il veicolo di investimento (Sicav) appositamente attivato anche per proseguire nel percorso di razionalizzazione e presidio investimenti a tutela del patrimonio.


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