Cultura, Persone, Sviluppo del territorio
30/04/2024
Il Collegio di Indirizzo della Fondazione Carisbo, nella riunione odierna, acquisito il parere favorevole dell’Assemblea dei Soci, ha approvato all’unanimità il Bilancio di Missione e il Bilancio di Esercizio per il 2023 predisposti dal Consiglio di Amministrazione.
Nonostante le difficoltà del contesto globale, il 2023 ha visto non solo la conferma, ma altresì il superamento dell’ipotesi iniziale formulata nel Documento Programmatico Previsionale 2023 di destinare 12 milioni di euro alle erogazioni, attestandosi a 15.432.540,18 euro, impegnando in parte i Fondi di riserva per l’attività erogativa, disponibilità riversata a beneficio della comunità con l’impostazione di progetti di particolare rilievo strategico, concertati con le istituzioni del territorio e gli stakeholder di riferimento.
Si tratta di un traguardo erogativo che è stato possibile raggiungere anche grazie alla solidità del portafoglio finanziario della Fondazione che, nonostante la crisi globale, acuita dall’inflazione, ha comunque generato le risorse necessarie per adattare i programmi al nuovo contesto di riferimento.
Predisposti in una veste grafica rinnovata e in formato digitale per una consultazione interattiva, il Bilancio di Missione e il Bilancio di Esercizio rendicontano, rispettivamente, gli effetti sociali dell’operato sul territorio metropolitano di Bologna e la gestione economico-finanziaria della Fondazione.
Bilancio di Esercizio 2023
Quadro di sintesi:
- L’esercizio 2023 si chiude con un avanzo, prima degli accantonamenti, obbligatori e facoltativi di 43.028.172 euro;
- il valore contabile dell’attivo finanziario si attesta al 31 dicembre 2023 a 1,3 miliardi di euro, pari a 1,6 miliardi di euro a valori di mercato;
- il patrimonio netto si attesta a 917,8 milioni di euro, con un incremento di 15,3 milioni rispetto al 2022;
- per quanto concerne gli investimenti in portafoglio sono state effettuate rettifiche di valore che hanno comportato svalutazioni per complessivi 2,6 milioni di euro per il necessario allineamento dei titoli, specie quotati e non immobilizzati, al valore di mercato;
- anche i fondi per l’attività erogativa di istituto, che rappresentano il “serbatoio” di risorse a garanzia dell’attività e degli impegni futuri della Fondazione, registrano un accantonamento di 26,7 milioni di euro. In particolare, il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni si attesta a 63 milioni di euro (+19% rispetto al 2022), confermando il progressivo consolidamento dettato dalle Linee di Indirizzo Triennali 2021-2023;
- l’azione incisiva di monitoraggio ha permesso di contenere ulteriormente gli oneri di gestione (-4% rispetto al 2022);
- nel corso dell’esercizio sono stati deliberati 332 interventi erogativi con un impegno complessivo deliberato di 15,4 milioni di euro e contributi liquidati per 17,1 milioni di euro;
- le risorse generate indirizzate al Fondo per le erogazioni al volontariato (Art. 62 del D. Lgs. n. 117/2017) ammontano a 147.418 euro (+88% rispetto al 2022);
- l’attività di audit e monitoraggio dei progetti ammessi nel tempo al finanziamento è stata ulteriormente rafforzata e ha prodotto un recupero di risorse per 228.805,67 euro nuovamente a disposizione per gli investimenti sul territorio.
La strategia di investimento della Fondazione è stata improntata anche nel 2023 ai princìpi di prudenza e diversificazione dei rischi, in coerenza con la propria mission. Il continuo monitoraggio degli investimenti, tramite l’advisory commitee, ha consentito di seguire l’evoluzione dei mercati e dei relativi rischi di portafoglio, valutandone costantemente la coerenza con la sostenibilità degli obiettivi istituzionali e la tutela del valore reale del patrimonio in ottica di asset & liability management.
Al 31 dicembre 2023 la partecipazione della Fondazione in Intesa Sanpaolo si attesta all’1,33% del capitale sociale ordinario del Gruppo. La politica di diversificazione dalla iniziale partecipazione nella Banca conferitaria si realizza in particolare tramite il veicolo di investimento (Sicav) appositamente attivato per la razionalizzazione e il presidio degli investimenti a tutela del patrimonio, attraverso 5 gestori internazionali: Eurizon, HSBC, Kairos, Morgan Stanley e Amundi. Anche in questo caso le gestioni attivate si pongono in linea con la politica di sostenibilità integrando fattori ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) aderenti ai princìpi per l’investimento responsabile verso cui la Fondazione orienta la propria attenzione.