RACCONTA IL NOSTRO PROGETTO

Associazione Società San Vincenzo de’ Paoli – Consiglio Centrale di Bologna – ODV | Il Granello di Senape: la Classe plurilingue dalla complessità linguistica ad una didattica inclusiva

Il progetto promosso dall’Associazione San Vincenzo de’ Paoli presso il doposcuola Granello di Senape nasce dal desiderio di sensibilizzare i bambini a vivere la multiculturalità, in una prospettiva interculturale che salvaguardi l’unicità di ciascuna persona, rendendo significativa l’esperienza scolastica di ciascuno in una prospettiva inclusiva, indipendentemente dalle diversità culturali. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di educare i bambini alla vita, senza avere paura dell’altro.

La prima parte del progetto, denominata Io e le mie lingue, ha permesso ai bambini e alle bambine di acquisire consapevolezza sulla varietà e l’importanza delle lingue che compongono la storia di ciascuno. È stato proposto ai bambini di raccontare la propria biografia linguistica sia attraverso le parole sia attraverso il disegno. Durante queste attività sono emerse le lingue del cuore e della comunicazione famigliare, le lingue apprese a scuola e che permettono di andare per il mondo, le lingue cognitivamente importanti ma ormai dimenticate, le lingue appena sfiorate ma non interiorizzate.

Io ho il bengalese nel cervello perché è la lingua che conosco di più e che sto continuando a studiare… l’italiano nel cuore perché mi piace di più, la uso a scuola, per strada e con i miei amici.
N. 3° elementare

Mi sento l’arabo che scorre nelle vene di tutto il corpo fino a raggiungere i piedi perché è la mia lingua madre ed è la lingua che parlo con i miei parenti e i miei nonni. Ho l’italiano nel cervello perché devo studiarlo di più per parlarlo correttamente e andare meglio a scuola…
M. 2° elementare

Per approfondire la riflessione sulle proprie origini abbiamo realizzato le bandiere di tutti i paesi di provenienza (Marocco, Tunisia, Italia, India, Egitto, Etiopia, Pakistan, Bangladesh, Cina, Albania, Eritrea, Moldavia, Nigeria, Ucraina), offrendo ai bambini la possibilità di parlare di sé e del proprio vissuto.

La seconda parte, Fiabe del mondo, consiste nella condivisione di fiabe che rappresentano un genere narrativo universale e si trovano nella tradizione orale di ciascun popolo e gruppo, tramandate da una generazione ad un’altra e adattate ai vari contesti. Attraverso le fiabe possiamo scoprire le caratteristiche e le differenze che connotano un gruppo, un paese, un modo di vivere. All’inizio di questa fase siamo stati costretti a chiudere a causa del Covid-19 quindi l’attività ha avuto una brusca interruzione. È stata tempestivamente ripresa attraverso programmi informatici che consentono la didattica a distanza e la creazione di un profilo Facebook, ricco di spunti didattici interdisciplinari, e continuerà alla riapertura del doposcuola.

La terza parte, Il giro del mondo in un piatto, inizierà in presenza ed avrà come riferimento le tradizioni culinarie di ogni etnia, con lo scopo di preparare un ricettario grazie al coinvolgimento delle famiglie.

A completamento del progetto saranno proposte ulteriori attività per promuovere la conoscenza delle diverse culture e il rispetto reciproco.

Quale impatto ha avuto sui beneficiari finali del progetto?

Una scarsa considerazione delle lingue e culture d’origine può esercitare un impatto negativo a livello identitario sugli studenti di origine straniera e può condurre a fenomeni di marginalizzazione sociale, stigmatizzazione e disuguaglianza. Questo progetto nasce proprio al fine di evitare tali fenomeni e per valorizzare i repertori plurilingui nei contesti scolastici, sia come risorsa individuale per il mantenimento del bilinguismo, sia come preziosa risorsa collettiva. Riteniamo che l’educazione interculturale sia un approccio che valorizza la relazione, il dialogo e l’inclusione, è rivolta a tutti, volontari, operatori e bambini e va coltivata ogni momento.

Durante il lock down, il progetto, grazie agli strumenti informatici e alla didattica a distanza, si è svolto online e ha coinvolto l’intero doposcuola: ragazzi, famiglie e volontari. Il progetto continuerà e si svilupperà su altri fronti durante l’anno scolastico 2020/2021, nella speranza che la situazione sanitaria ci consenta di lavorare tranquillamente in presenza con la necessaria prevenzione anti Covid-19.

 

Il Granello è un luogo dove divertirsi ma anche studiare. È un luogo in cui tutti aiutano tutti e si impara cos’è il rispetto verso gli altri.
Z. 4°elementare

È una grande famiglia e non riesci a farne a meno, un luogo in cui regna l’amore e l’aiuto verso il prossimo.
M. 2° media

Grazie a questo progetto mi sento più sicura e non mi vergogno più delle mie origini.
N. 5° elementare

È bello scoprire ogni giorno nuove cose sui bambini e sulle loro culture.
Una volontaria

Il Granello è un’oasi nel mondo ed è una fortuna farne parte.
Una volontaria

Quali sono gli eventuali partner di progetto?

Servizi educativo Scolastici Territoriali (SEST) del quartiere San Donato – San Vitale; Comune di Bologna; Curia di Bologna (Ufficio scuola); Il Villaggio del Fanciullo di Bologna; Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; GAVCI (Servizio civile); Università di Bologna (Ufficio tirocini); VOLABO (Centro servizi per il volontariato della Città metropolitana di Bologna); Istituti scolastici; Scout.

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