Il Castagneto Didattico Sperimentale di Granaglione istituito Centro Nazionale per lo studio e la conservazione della Biodiversità Forestale

La Fondazione Carisbo e l’Accademia Nazionale di Agricoltura comunicano che il Ministero della Transizione Ecologica, di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha riconosciuto il Castagneto Didattico Sperimentale di Granaglione come Centro Nazionale di Biodiversità Forestale, con D. Lgs. n. 22A03586 del 31/3/2022 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 141 – anno 163° – del 18/6/22).

Grazie a questo importante riconoscimento, che ha identificato solo 5 centri di biodiversità in tutta Italia, la Città metropolitana di Bologna e la Regione Emilia-Romagna, possono così vantare la presenza sul proprio territorio dell’unico centro di biodiversità interamente vocato a una coltura, quella del castagno, in Italia. Un risultato importante per l’Appennino bolognese che dimostra come l’investimento sulla tutela del territorio pensato, creato e sviluppato in questi decenni dalla Fondazione Carisbo, e più di recente con il coordinamento scientifico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, sia il risultato di una visione e progettualità in linea con gli attuali indirizzi europei e mondiali in campo ambientale. Oggi le politiche internazionali sottolineano e auspicano l’investimento dei Governi e degli Enti territoriali nella tutela della biodiversità, ricchezza naturale imprescindibile per affrontare, in maniera sostenibile, la grave crisi climatica e alimentare che stiamo vivendo con grande preoccupazione.

Il Centro Nazionale di Biodiversità Forestale di Granaglione al suo interno vanta 14 varietà da frutto e 4 da legno tutte geotipizzate dall’Università di Bologna le quali, insieme alle essenze spontanee autoctone della zona, creano una ricchezza di biodiversità tale da contribuire, non solo alla qualità dei frutti castanicoli, ma aiutare naturalmente l’assorbimento delle emissioni di carbonio nell’aria. Il Centro vista la sua valenza per il territorio diventerà, inoltre, sempre di più un volano economico e sociale per l’intero comparto dell’Alto Reno Terme aiutando l’intera filiera dei prodotti derivanti dai castagneti come farina, birra e miele, nonché favorendo la promozione del territorio appenninico. Il risultato ottenuto, a seguito del lavoro svolto insieme all’Accademia Nazionale di Agricoltura, si inserisce perfettamente nella mission della Fondazione Carisbo, come recita il comma 2 dell’art.2 dello Statuto “La Fondazione persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo locale nel territorio di riferimento nel rispetto delle tradizioni originarie, con particolare attenzione alla comunità nel cui interesse ha da sempre operato per il conseguimento del bene comune” e indica, nel solco di quanto fatto, un nuovo inizio di progettualità per il territorio circostante.

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