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Il 5 febbraio inaugura a Casa Saraceni la mostra “Io che ero una rondine”

Casa Saraceni
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“Io che ero una rondine”. L’Informale di Maria Petroni (1921-1977)

La donazione da parte di Giovanni Barducci di venti dipinti di Maria Petroni è l’occasione per restituire alla pittrice, ora dimenticata, il posto di rilievo che, pur nella solitudine, occupò entro l’eterogeneo gruppo di artisti raccolti da Francesco Arcangeli, nei primi anni Cinquanta, sotto la denominazione di “ultimi naturalisti”.

Dopo aver frequentato, a Bologna, l’Accademia Regazzi sotto la guida di Pompilio Mandelli, Maria Petroni, spirito libero (“io che ero una rondine” avrebbe detto di sé accennando alla propria formazione), si iscrisse all’Accademia di Belle Arti dove frequentò, tra gli altri, i corsi di Virgilio Guidi e Giovanni Ciangottini entrando in contatto con critici d’arte e partecipando nel contempo ad alcune rassegne, a partire soprattutto dai primi anni Cinquanta.

Il passaggio dall’iniziale fase figurativa all’Informale fu precoce. Roberto Tassi nel 1961 individuò nelle opere dell’artista, “donna sensibile e vera”, un cammino stretto, omogeneo, sicuro. L’anno successivo Francesco Arcangeli proseguì definendola “una vera pittrice”, apprezzandone la tavolozza “limpida, densa e vibrante” e i segni “tesi e puri nella loro flessione”. Sono gli anni dell’avvicinamento a Vasco Bendini, dei superbi quadri informali in rosso e delle sgocciolature di colore (“nei miei dipinti esplodono e traboccano i rossi”, affermò), ma anche dell’intrico delle linee verticali e orizzontali in uno sperimentalismo che, negando le forme, non astrae dalla materia e dagli effetti sensuosi del virtuosismo pittorico.

Dal 1966 al 1972 sembra aver deposto i pennelli. Lasciò il suo testamento artistico in un lungo rotolo di tela del 1973 che, svolgendosi, trascolora lentamente come un arcobaleno.

Scomparve a Bologna nel 1977 all’età di 56 anni, a causa di una grave malattia. Nel 1980 il Comune di Bologna le dedica una mostra antologica.

“Io che ero una rondine”. L’Informale di Maria Petroni (1921-1977)

A cura di Angelo Mazza

Sede
Casa Saraceni (via Farini, 15 – Bologna)

Inaugurazione
5 febbraio 2025 ore 15

Periodo di apertura
5 febbraio – 8 giugno 2025

Orari di apertura
Martedì-venerdì ore 15-18
Sabato, domenica ore 10-18
Festivi (Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno) ore 10-18
Lunedì chiuso

Ingresso libero

Aperture straordinarie in occasione di ART CITY Bologna2025

giovedì 6 febbraio ore 15-18

venerdì 7 febbraio ore 15-18

sabato 8 febbraio ore 10-23 ART CITY White Night

domenica 9 febbraio ore 10-19

Catalogo
Edito da Sillabe a cura di Angelo Mazza, con testi di Angelo Mazza, Mirko Nottoli e Benedetta Basevi

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