Inaugurazione del complesso multiservizi e accoglienza Borgo Digani

Inaugurazione di Borgo Digani

Completato il progetto avviato dalla Fondazione nel 2019 per un modello di welfare generativo e di sussidiarietà circolare a beneficio della comunità territoriale

Si è svolta venerdì 1° dicembre la cerimonia inaugurale di Borgo Digani, il complesso multiservizi e accoglienza sorto ad Argelato in via S. Antonio 7, località Casadio, a conclusione del progetto avviato nel 2019, promosso e realizzato dalla Fondazione Carisbo allo scopo di recuperare per finalità sociali il complesso edilizio di proprietà della Fondazione, con un investimento totale di circa 4 milioni di euro. Il nuovo centro è intitolato a padre Gabriele Digani, indimenticato direttore dell’Opera di Padre Marella e socio della Fondazione.

Al taglio del nastro sono intervenuti: Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo; S.Em. Rev.ma Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna; Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Claudia Muzic, Sindaca del Comune di Argelato; Sara Accorsi, Delegata al Welfare metropolitano e lotta alla povertà, Politiche per la casa, Politiche per la pianura bolognese; Simona Tondelli, Prorettrice Vicaria dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Paolo Bordon, Direttore Generale Azienda USL di Bologna.

Gianluigi Magri, Consigliere di Amministrazione della Fondazione, ha conferito i “Sigilli della Solidarietà” in segno di gratitudine ai rappresentanti di IKEA Italia Retail, Gruppo Comet, Caffè Pascucci Torrefazione per aver contribuito agli allestimenti, tramite donazioni di mobili, corpi illuminanti e attrezzature.

Hanno presentato le attività sociali e gli interventi di restauro Chiara Ricciardelli, Amministratore unico Scarl Insieme nel Borgo Digani, e Mirko Cioni, Studio di Architettura e Ingegneria Associato.

Online anche il sito web di Borgo Digani www.borgodigani.it.

Le dichiarazioni

Patrizia Pasini, Presidente Fondazione Carisbo: «Giunge a compimento la fase esecutiva del progetto avviato dalla Fondazione nel 2019 dall’allora Presidente Carlo Monti, per il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici e degli spazi adiacenti del complesso di proprietà denominato “Corte Palazzo”. Un progetto in grado di coniugare sia l’opera di salvaguardia e conservazione di un valore storico, testimoniale e paesaggistico, con riferimento alla memoria della civiltà contadina della pianura bolognese, sia la missione della Fondazione per la tutela della dignità e l’inclusione sociale delle persone con diverse fragilità e disabilità. La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie ad un percorso condiviso con le istituzioni e gli enti territoriali, e con la collaborazione dei partner e delle organizzazioni del Terzo settore coinvolte. Un modello di relazioni e innovazione che consente maggiore efficacia alla stessa attività filantropica della Fondazione e maggiore impatto alle risorse impegnate in quest’opera di solidarietà intitolata a padre Gabriele Digani, indimenticabile testimone di carità cristiana.».

Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna: «Questo progetto è significativo per molteplici ragioni. Rappresenta un modello innovativo di servizi e assistenza alla persona, un investimento importante a favore di un’intera comunità e, non meno importante, ha permesso il recupero di un complesso storico senza ulteriore consumo di suolo. Dunque, risponde in modo efficace ad alcune delle sfide più decisive che la nostra società si trova ad affrontare in questi anni: una cura della vita su misura delle persone e la necessità, non più rinviabile, di politiche ambientali sostenibili. Sono esattamente le politiche che, come Regione, stiamo sviluppando in questi anni.».

Claudia Muzic, Sindaca Comune di Argelato: «È con grande emozione che saluto l’avvio delle attività di Borgo Digani. La riqualificazione di una bellissima corte colonica ad Argelato, già di per sé un fatto rilevante per noi, unita all’aspetto più importante che la Fondazione Carisbo ha messo al centro di questo intervento: l’ascolto delle esigenze del territorio e la collaborazione con le istituzioni, per individuare le linee di indirizzo progettuali che meglio rispondessero ai bisogni di chi in queste zone, ma non solo, vive.».

Sara Accorsi, Delegata al Welfare metropolitano e lotta alla povertà, Politiche per la casa, Politiche per la pianura bolognese: «L’inaugurazione di Borgo Digani rappresenta un nuovo fiore all’occhiello del territorio metropolitano bolognese, e nello specifico del territorio della pianura bolognese. È un progetto rigenerativo e circolare nel senso che nasce dalla rigenerazione, porta innovazione sociale e ha l’ambizione di diventare luogo di multiprogettualità socio-economiche e culturali. Come amministrazione di Città metropolitana non possiamo che accogliere con gioia questo impegno di Fondazione Carisbo, dove a vincere sono le sinergie tra pubblico e privato, tra profit e non profit, tra competenze e professionalità diverse, con l’obiettivo di accogliere persone fragili e progettare per loro e con loro vite di qualità.».

Simona Tondelli, Prorettrice Vicaria Alma Mater Studiorum Università di Bologna: «Questo progetto costituisce un esempio di come l’innovazione nella ricerca possa creare valore pubblico. Essa, infatti, è in grado di fornire strumenti analitici e interpretativi, per strutturare una conoscenza quanto più solida e scientificamente fondata, e proporre soluzioni tecnologicamente innovative, attente alle esigenze degli utenti. Supportando il trasferimento di questa conoscenza verso tutti gli attori pubblici e privati, l’Università contribuisce alla valorizzazione e qualificazione dei nostri territori.».

Paolo Bordon, Direttore Generale Azienda USL di Bologna: «In un contesto in cui le risorse dedicate all’ambito socio-sanitario sono limitate, la sinergia tra istituzioni e tessuto sociale diventa una ricetta fondamentale per capitalizzare le risorse comunitarie, convogliandole in una progettualità di interesse generale. Questo progetto rappresenta, dunque, un esempio virtuoso di come pubblico, privato e Terzo settore riescano a generare valore per i soggetti più fragili della comunità, e con essi per l’intera collettività.».

Marco Mastacchi, Presidente dell’Opera di Padre Marella: «Siamo molto felici di poter ricordare padre Gabriele Digani, che tanto ha dato alla nostra Opera e che ha saputo interpretare in modo mirabile il servizio per i più poveri e per gli ultimi. Anche per questo abbiamo deciso di allestire a Borgo Digani la mostra permanente su Padre Gabriele Digani “Una vita all’Angolo – La vita di Padre Gabriele Digani” composta da otto illustrazioni sui passaggi fondamentali dell’esistenza del frate che ha portato avanti fino alla sua morte l’opera del Beato Olinto Marella. Le tavole sono di Federica Ferraro, una giovane illustratrice che proprio all’Opera di Padre Marella ha recentemente svolto servizio civile.».

La corte rurale di Argelato e lo sviluppo del progetto di riuso per finalità sociali

Il complesso edilizio denominato “Corte Palazzo”, di proprietà della Fondazione Carisbo, si trova nel Comune di Argelato e costituisce un classico esempio di corte rurale ottocentesca, di importanza paesaggistica, storica e testimoniale, composto da due edifici principali: la Villa e il Fienile, oltre ad un fabbricato accessorio e di una corte alberata che attornia i fabbricati.

In stretta collaborazione con la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Argelato, il Settore Sociale dell’Unione Reno Galliera e con il supporto dell’Azienda Servizi alla Persona Pianura Est, la Fondazione ha promosso un progetto di recupero dei fabbricati senza fini speculativi, ma in grado di fornire risposta alla pluralità di bisogni presenti e di creare una esperienza multidisciplinare innovativa per la specifica realtà locale, in un contesto di sostenibilità sociale, economica e ambientale.

Il territorio di riferimento è quello del distretto della Pianura Est composto da 15 comuni in cui risiedono circa 150.000 abitanti, territorio con un significativo bisogno di strutture ricettive dedicate alla disabilità fisica/mentale e a interventi che mirano al contrasto del rischio isolamento per persone anziane e disabili, assenti fino ad oggi, ad esempio, nel comune di Argelato.

A conclusione dell’avviso indetto dalla Fondazione per acquisire manifestazioni di interesse alla gestione di Borgo Digani, con il supporto di Sinloc, è stata selezionata la proposta avanzata dalla Società di progetto di tipo consortile che fa capo a quattro sociLa Venenta cooperativa sociale, Agriconcura cooperativa sociale agricola, Gesser cooperativa sociale e Associazione Opera di Padre Marella onlus – caratterizzata dal dare valore a Borgo Digani in qualità di spazio visto come casa, come luogo sicuro dove fidarsi e affidarsi per creare valori e legami generativi. Legami che generano valore per e tra le persone e accrescono il benessere di tutto il territorio, proprio perché pensato come luogo aperto e accogliente. L’obiettivo è veicolare messaggi di solidarietà, sussidiarietà e arricchimento reciproco al fine di co-creare una comunità più inclusiva e far sì che Borgo Digani diventi un modello concreto di welfare generativo e di sussidiarietà circolare, a beneficio della comunità territoriale.

Il progetto di recupero e la direzione lavori sono stati curati dallo Studio di Architettura e Ingegneria Associato che ha definito le ipotesi di distribuzione degli spazi di tutto il complesso edilizio.

Il progetto esecutivo: la Villa e il Fienile

Il complesso multiservizi e accoglienza di Borgo Digani intende realizzare un modello di welfare generativo e di sussidiarietà circolare a beneficio della comunità territoriale, prestandosi ad essere luogo di accoglienza e coabitazione, in risposta ai bisogni di persone con disabilità psico-fisica e in carico ai Servizi territoriali e Ausl. Un esempio per il territorio quale struttura autosufficiente, aperta a tutti e inclusiva.

La Villa è luogo di accoglienza per persone con disabilità psicofisiche, una casacomunità autorizzata ad ospitare utenti psichiatrici che necessitano di assistenza e che, per motivi di salute, non possono più vivere nei loro appartamenti in autonomia e/o con i propri familiari. Al piano terra saranno accolti 7 utenti e al primo piano 8 utenti in carico ai Servizi di Salute Mentale e/o ai Servizi di Disabilità Adulti del territorio, distribuiti su entrambi i piani in 4 camere con bagno e servizi comuni (zona cucina, pranzo e giorno e lavanderia). La presenza dell’equipe educativa sarà attiva dalle ore 7 alle 21 e successivamente la presenza di un operatore, che pernotterà nella Villa, garantirà la vigilanza. Il piano sottotetto sarà adibito a zona riunioni di equipe e relax.

Il piano terra del Fienile è al centro di un progetto di agricoltura sociale per lo sviluppo di un’attività di agriturismo, aperto al pubblico e luogo di formazione e inclusione lavorativa per adulti con disabilità e/o fragilità, tirocinanti e utenti del Centro Socio Occupazionale o in carico ai Servizi sociali e/o Ausl. L’attività ristorativa è strettamente collegata a quella svolta negli spazi esterni, ovvero alla fattoria didattica, alla gestione degli orti sociali, al punto vendita di prodotti coltivati a km zero. Saranno organizzati inoltre laboratori di panificazione e produzione di pasta fresca, di trasformazione dei prodotti dell’orto, corsi di cucina naturale, il tutto a disposizione del pubblico, di esperienze aziendali e del mondo associativo. Il team di lavoro comprende 1 cuoco professionista e 5 educatori qualificati, le 2 sale ospiteranno 50 coperti circa, oltre alla cucina e a spazi funzionali per l’attività ristorativa.

Tra piano terra e primo piano, Borgo Digani offre spazi abitativi per il “Dopo di noi” attraverso 3 appartamenti improntati al social housing che potranno ospitare fino a 7 persone over 65 e/o adulti con necessità di monitoraggio e di un ambiente comunitario, in carico ai servizi della Disabilità adulti o Salute mentale, autosufficienti e/o parzialmente autosufficienti, che non hanno più la possibilità di vivere da soli e di essere supportati dalla propria famiglia d’origine. Gli ospiti saranno seguiti da un’equipe multiprofessionale con operatori qualificati, attivati per il numero di ore calibrate sulla base dei reali bisogni.

Al primo piano, un auditorium da 90 posti a sedere è il luogo dedicato a convegni e incontri istituzionali, corsi formativi, eventi aziendali, attività afferenti il Centro Socio Occupazionale e incontri laboratoriali creativi, per la stimolazione e riabilitazione (musicoterapia, arti terapia, teatro movimento), aperti a tutto il territorio e dedicati ad adulti anche anziani con malattie degenerative.

Nella zona foresteria e ostello, saranno previsti 12 posti letto dedicati al volontariato residenziale internazionale, al turismo sostenibile, a settimane residenziali nell’ambito del centro estivo e dell’Agri Summer Camp per minori dai 5 ai 12 anni.

Agri Summer Camp, centro estivo, turismo di comunità, fattoria didattica

Ogni anno si organizzeranno Agri Summer Camp residenziali in lingua inglese per bambine/i e ragazze/i suddivisi per fasce omogenee dai 5 ai 12 anni, che durante il giorno potranno partecipare alle attività del centro estivo, con una programmazione ad hoc valorizzata dalle attività in lingua, in agriturismo e nella fattoria didattica. Il Centro estivo “Tutti giù per terra” avrà cadenza settimanale per la durata di 8 settimane (dalle 8.30 alle 16.30) con laboratori didattici e momenti ludico ricreativi. Saranno promossi quotidianamente stili di vita e abitudini alimentari salutari attraverso la preparazione e somministrazione di cibo prodotto dalla cooperativa agricola e preparato dalla cucina dell’agriturismo, attività di orticoltura, educazione ambientale, attività di cura e allevamento degli animali della fattoria didattica (galline, asini, conigli, alpaca e caprette).

Verrà proposta un’offerta turistica sostenibile e integrata con l’economia locale e con le dinamiche sociali delle popolazioni residenti, contribuendo al sostentamento economico e alla rinascita sociale di un contesto locale marginalizzato rispetto ai flussi turistici principali della zona. I turisti potranno pernottare nell’ostello, gustare la cucina dell’agriturismo e partecipare alle attività proposte.

Spazi esterni e terapie assistite con gli animali

Attraverso gli spazi esterni, verranno offerte opportunità di inserimento lavorativo in attività afferenti l’agricoltura sociale e la manutenzione del verde. Verrà allestito un punto vendita con prodotti freschi e trasformati degli orti sociali, del pollaio sociale, dell’apiario, frutto del lavoro di utenti e lavoratori di Borgo Digani.

Gli orti produttivi in regime biologico destineranno per la maggior parte orticoli ed erbe aromatiche al ristorante e agli utenti della struttura. Gli orti didattici e sociali proporranno attività collettive di giardinaggio, orticoltura e frutticoltura, al fine di promuovere l’educazione e la formazione di bambini e adulti, il rispetto per l’ambiente, la creazione e il consolidamento di legami. Con lo sviluppo del progetto “Adotta una gallina” verrà realizzato un pollaio sociale che permetterà di produrre uova biologiche per il ristorante e per il laboratorio di pasta fresca, costituendo un’ulteriore opportunità di inclusione lavorativa e creando una rete con i cittadini, che potranno contribuire sia economicamente sia visitando il complesso.

In modo complementare alle tecniche riabilitative tradizionali, si farà ricorso anche alla pet-therapy o terapia educativo-riabilitativa mediata dall’uso degli animali (conigli, alpaca, capre e asini) che fa leva sul potenziale di sviluppo della persona, in un’ottica di rafforzamento delle sue capacità adattive. L’onoterapia è un metodo che in particolare utilizza l’asino come “strumento” riabilitativo al fine di migliorare le capacità psichiche e sociali della persona.

Il contributo dell’Unione Europea e del bando PNRR per la protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale

Nell’ambito del bando PNRR M1C3 Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, la Fondazione ha candidato il progetto finalizzato al risanamento conservativo e al recupero funzionale del complesso edilizio. La Regione Emilia-Romagna ha attribuito all’intervento l’importo massimo riconosciuto agli enti privati, pari a 150.000 euro. È stato così premiato l’intervento di recupero vincolato al rispetto di particolari prescrizioni conservative di valorizzazione degli immobili (fabbricati e corte esterna), per l’elevata rilevanza sotto il profilo storico e sociale già classificati come “complesso edilizio di valore storico-testimoniale”. Inoltre, il complesso ricade all’interno delle “aree di tutela delle risorse paesaggistiche complesse”, individuate dal P.S.C. del Comune di Argelato come ambiti di salvaguardia e valorizzazione di elementi paesaggistici di pregio, collocandosi all’interno delle aree rurali intermedie (zone C) individuate dal P.S.R. Emilia-Romagna 2014-2020.

La Villa di Borgo Digani è inoltre risultata uno dei sette casi di studio che, con il progetto Drive 0 coordinato dall’olandese Huygen Installatie Adviseurs, ha ricevuto un finanziamento dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea. In occasione dell’avvio del cantiere, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna ha attivato il progetto Driving decarbonization of the EU building stock by enhancing a consumer centred and locally based circular  renovation process Drive 0 finalizzato all’utilizzo, all’interno del percorso di ristrutturazione, di strategie di decarbonizzazione e di processi circolari di rinnovo delle strutture a favore di un minor inquinamento ed impatto ambientale. Insieme al project partner Aliva, società del Gruppo Ivas, è stato realizzato un sistema tecnologico innovativo di rivestimento termico “plug & play”, rispettando le forme e le finiture tipiche degli edifici rurali del territorio. La Villa ha inoltre ottenuto la targa CasaClima R, una certificazione che unisce elevato comfort abitativo ad un alto risparmio energetico, per un edificio NZEB (Near Zero Energy Building).

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