Sviluppo del territorio

Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa

10/06/2025
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Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo

Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.

Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.

I vincitori sono:

  • Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
  • Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
  • Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
  • Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
  • Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
  • Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.

Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.

Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza.  Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelio però, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»

Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.

Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti

Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.

Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.

Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.


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