Il progetto ha promosso l’adozione di strumenti culturali e di iniziative di tempo libero, a favore delle fasce più fragili della comunità (minori giovani donne migranti), al fine di accomunare persone diverse in maniera attiva e creativa e di stimolare la conoscenza, il confronto e l’arricchimento reciproco. Uscendo dallo schema più consueto della mera gratificazione e/o dell’intervento assistenziale, si può così tendere ad un’autentica valorizzazione del tessuto sociale, in termini di coesione della comunità, qualità delle relazioni umane, sentimento di fiducia, disponibilità alla cooperazione e senso di identità.
A tal fine si sono attuate le iniziative previste nel progetto, in particolare, suddivise nelle principali aree di intervento:
1. Creazione di una rete solidale di inclusione territoriale tra preadolescenti e adolescenti dei diversi rioni. I nuclei, già costituiti con vari laboratori e con interventi di sostegno scolastico, si sono consolidati attraverso esperienze di “vacanze di gruppo”, escursioni ed attività ludiche, motorie e culturali.
In particolare si sono effettuate due vacanze estive, una a Pesaro (luglio 2017) e una a Igea Marina (agosto 2018) con escursioni e visite a musei e località di interesse che hanno coinvolto 18 tra adolescenti e preadolescenti.
Si sono svolte anche attività tese a mettere in collegamento e in sinergia tra di loro i ragazzi delle varie zone, favorendo la reciproca riscoperta in attività di libera aggregazione comuni e meno comuni alla loro quotidianità, quali: laboratori ludico/creativi, pizzate e piccoli eventi sportivi come il torneo di Bubble Football.
2. Creatività e cultura tra donne migranti. Dalle esperienze dei vari corsi che hanno coinvolto le Donne migranti è emerso il desiderio spontaneo di sviluppare nuove opportunità di incontri e conoscenze.
Con questa azione si sono svolti due corsi/laboratori, uno di taglio e cucito e uno di sartoria avanzata con la realizzazione di vari capi di vestiario.
Attività integrata con momenti di socializzazione quali pranzi e merende di gruppo.
Si sono inoltre effettuate due visite culturali con le donne partecipanti alle varie attività (circa venti), una a Venezia e una a Firenze.