RACCONTA IL NOSTRO PROGETTO

Istituto Comprensivo Vado-Monzuno | Lo Spazio è Apprendimento. Dall’aula ai nuovi ambienti

Il modello pedagogico Senza Zaino, al quale il nostro Istituto ha aderito fin dal 2012 è rivolto a considerare l’ambiente formativo in tutta la sua interezza e globalità, valorizzandone le interconnessioni, riannodando i fili tra le forme architettoniche e di arredo con l’attività didattica, tra la dimensione personale e collettiva declinata attraverso i punti di vista disciplinari. Questa affermazione acquista valore e cogenza in particolare alla luce dei bisogni didattici che il nostro curricolo verticale esprime in particolare per la Secondaria di primo grado, dove pur aderendo integralmente al modello Senza Zaino vede la necessità di esprimere la propria specificità anche attraverso ambienti d’apprendimento rinnovati e specificamente pensati. Innovazione e identità quindi. Questa è la sfida di Senza Zaino per la secondaria.

Prevedere grande attenzione alla configurazione degli spazi educativi come concretizzazione del pensiero “olistico” favorirà la formazione di un individuo che vive in una realtà globalmente interconnessa ed interdipendente, caratterizzata da continue e rapidissime trasformazioni. Per realizzare pienamente questa “idea di scuola” risulta fondamentale ripensare gli spazi della didattica quotidiana. Le aule, riconfigurate come polifunzionali, permetteranno lo svolgimento di proposte didattiche flessibili e differenziate.
Gli Spazi Didattici, anche attraverso la scelta di arredi complementari andranno a ridefinire i nostri nuovi ambienti d’apprendimento finalizzati, ogni volta, agli obiettivi didattici, alla tipologia di contenuti e strumenti da utilizzare.

Ci riferiamo allo:

• Spazio di Gruppo, finalizzato alla cooperazione e al confronto in plenaria.

• Spazio Individuale, finalizzato alla riflessione, allo studio e allo svolgimento di prove individuali.

• Spazio Laboratorio, finalizzato alla scoperta e alla sperimentazione.

• Spazio Informale, finalizzato ai momenti meno strutturati.

Il finanziamento ottenuto, seppur in modo parziale rispetto all’intera progettualità, ha consentito di attrezzare adeguatamente due classi prime, unitamente all’acquisto di strumenti tecnologici.

L’obiettivo che ci poniamo è quello di garantire a tutti gli alunni questi Spazi ripensati e multifunzionali per finalizzare con coerenza pedagogica la nostra Scuola Senza Zaino.

Quale impatto ha avuto sui beneficiari finali del progetto?

Il nostro progetto sta favorendo processi attivi e costruttivi di apprendimento e acquisizione di competenze “per la vita”, dove la scuola non rappresenta unicamente il luogo istituzionale e artefatto del nozionismo senza alcun legame con il mondo esterno che è invece, Comunità, Territorio, Mondo.

Grazie alla trasformazione:
di spazi esistenti in spazi polifunzionali e alternativi all’aula della lezione frontale dove gli studenti si alternano, a seconda delle esigenze didattiche, per svolgere attività individuali e/o di gruppo e
dell’aula tradizionale in ambiente d’apprendimento flessibile, non come mero restyling ma obbligando i professionisti della scuola a ripensare, quotidianamente, alle proprie proposte didattiche.

Da quanto espresso emerge con forza il ruolo da protagonista anche dei professionisti della scuola, non solo dei discenti, in questo processo di rinnovamento. Infatti per quanto riguarda i docenti ciò si traduce in una significativa possibilità di crescita sia della professionalità del singolo che della Comunità educante.
Attraverso lo sviluppo di competenze che superino gli ambiti disciplinari assumendo una natura trasversale si stanno favorendo e si favoriranno competenze metacognitive, autonomia e fiducia in sé (autoefficacia) intese come capacità di svolgere compiti ricorrendo alle risorse personali ed un approccio creativo finalizzato alle soluzioni di situazioni problematiche nuove (problem solving).
Ecco perché la nostra idea progettuale sarà compiutamente realizzata anche grazie ai Laboratori pomeridiani “Dopo…la scuola” rivolti a stimolare un apprendimento significativo attraverso il ricorso a metodologie innovative come il metodo euristico (Montessori), Flipped classroom, Phylosophy for children e Debate.
Nel modello Senza Zaino il concetto fondante di Responsabilità si basa sull’assunto che l’apprendimento esprime la libera adesione del soggetto che riesce a crescere nella misura in cui coglie il significato di ciò che gli viene proposto. È per questo motivo che riteniamo fondamentali gli Spazi didattici ripensati dove la didattica acquista significato per i ragazzi, favorendo l’accentuazione della motivazione intrinseca, libera da un sistema rigido di premi e punizioni e una nuova concezione delle regole attraverso la loro condivisione e co-costruzione.
Ecco perché costituire una Scuola-Comunità significa promuovere il senso di appartenenza, l’identità condivisa, il sentirsi responsabili di una casa comune, aiutando a superare l’individualismo professionale dei docenti e favorendo altresì la capacità di lavorare con gli altri costruendo relazioni positive (team work).

Quali sono gli eventuali partner di progetto?

Amministrazione Comunale

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