Il racconto di Graziano Uliani, l’ideatore del Festival che nel 2018 ha tagliato il traguardo della 31esima edizione.
«Fin dal 1988 il Porretta Soul Festival, Tribute To Otis Redding è diventato il più prestigioso appuntamento europeo dedicato interamente alla musica soul e rhythm & blues, con un riferimento particolare alla musica di Memphis, il Memphis Sound, la scuola musicale del grande Otis Redding, al quale il festival è dedicato. L’idea del festival nacque il 10 dicembre 1987 quando, da sempre appassionato di musica soul, dopo aver partecipato alle celebrazioni per il ventesimo anniversario della morte di Otis Redding a Macon, in Georgia, decisi di organizzare un festival in suo onore».
«In oltre trenta anni da Porretta sono passati i più bei nomi del soul – continua Uliani –, molti di questi giunti appositamente per la prima volta in Europa, altri, autentiche leggende, scovati in sperdute località del “deep south”, il profondo sud degli States e riproposti al pubblico e alla stampa internazionale che ha parlato del “miracolo” di Porretta come dell’evento musicale degli ultimi anni. Gli addetti ai lavori hanno dovuto anche rivedere la geografia della musica nera, inserendo Porretta nel percorso dei grandi avvenimenti musicali. Porretta è così entrata di diritto nelle enciclopedie e nelle biografie ufficiali dei grandi interpreti del soul tanto che si è guadagnata un posto nel prestigioso Stax Museum of American Soul Music a Memphis».
«Una curiosità: a Porretta ci sono il parco Rufus Thomas, via Otis Redding, un ponte dedicato a Solomon Burke ed una serie di murales dedicati ai grandi interpreti del soul».