Cultura
20/02/2025
Concerti, accessibilità e riordino della biblioteca tra le novità del 2025
Dopo il successo di pubblico riscontrato alla mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava e a Santa Maria della Vita a seguito del riallestimento dei suoi spazi museali, Opera Laboratori prosegue il proprio impegno nella valorizzazione del polo museale Genus Bononiae, illustrando la sua visione e le nuove progettualità dedicate al Museo San Colombano – Collezione Tagliavini. Questo intervento si inserisce nell’ambito della collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, con l’obiettivo di rendere i luoghi della cultura e il loro patrimonio sempre più accessibili, fruibili e aperti alla comunità.
Sin dalla sua inaugurazione, il Museo San Colombano si è distinto per la peculiarità della sua collezione, che comprende strumenti musicali antichi, tra i quali clavicordi, clavicembali, spinette, organi e pianoforti, perfettamente funzionanti e destinati all’esecuzione musicale. In questo contesto, la piena fruizione della Collezione Tagliavini e il costante dialogo tra conservazione e divulgazione rappresentano gli elementi centrali della programmazione 2025.
Programmazione concertistica e attività di alta formazione musicale
Da marzo a luglio 2025, il museo ospiterà un calendario di eventi volto a promuovere il patrimonio musicale custodito all’interno del complesso di San Colombano.
In particolare, sono previsti: quattro concerti in collaborazione con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra giovani musicisti e strumenti storici; una masterclass organizzata in sinergia con il Conservatorio, dedicata all’approfondimento del repertorio antico e alle prassi esecutive storiche; quattro concerti della conservatrice del museo, Catalina Vicens, finalizzati alla valorizzazione degli strumenti della collezione attraverso esecuzioni dal vivo.
Tali iniziative mirano a consolidare la funzione del museo quale centro di ricerca e produzione musicale, offrendo al pubblico esperienze d’ascolto di alto livello artistico e musicologico.
Accessibilità e inclusione: un museo aperto a tutti
Il rinnovamento di San Colombano si fonda su una visione di museo accessibile e inclusivo, in grado di accogliere e coinvolgere un pubblico eterogeneo. In questa prospettiva, un ruolo centrale è ricoperto dal progetto “Patrimonio Sonoro No Limits”, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico del Ministero della Cultura per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi della cultura e finanziato con i fondi del PNRR.
Il progetto ha consentito la realizzazione di interventi significativi: un nuovo allestimento museale, sviluppato in collaborazione con lo Studio Bettini Architetti Associati, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza e l’architetto Fabio Fornasari, con l’introduzione di pannelli esplicativi, didascalie ottimizzate, mappe e schede tattili dedicate alla fruizione del patrimonio artistico e architettonico del museo.È stata creata altresì una nuova applicazione mobile (App “San Colombano”), concepita per offrire un percorso interattivo che integra contenuti audio e testuali, consentendo l’ascolto degli strumenti della collezione tramite cuffie tradizionali o cuffie a conduzione ossea, specificamente indicate per persone con disabilità visiva e ipoudenti.
Inoltre, sono stati creati 3 modellini di strumenti antichi stampati in 3D, mentre il restauratore specializzato Graziano Bandini ha creato due modelli in legno di meccaniche, uno di clavicembalo e uno di pianoforte, per consentire un’esperienza tattile ai visitatori, dando la possibilità di comprendere come nascano i due suoni distinti di questi strumenti, mostrando le diverse modalità di produzione: il pizzico delle corde nel clavicembalo e la percussione nel pianoforte.
Tra le principali novità, anche lo sviluppo di una tastiera aumentata, realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: un dispositivo interattivo che permette di selezionare digitalmente il suono di strumenti storici e riprodurlo attraverso una tastiera suonabile dai visitatori.
Attività didattiche e collaborazioni istituzionali
Oltre alla programmazione concertistica, il museo proporrà attività didattiche e formative rivolte a diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. Tra le iniziative previste vi sono laboratori per bambini, finalizzati alla scoperta del museo e degli strumenti musicali attraverso attività ludiche, come la costruzione di un piccolo strumento musicale artigianale; visite guidate tematiche, con percorsi differenziati per adulti e famiglie, ispirati al format di successo “A piccoli passi”, già sperimentato a Palazzo Fava; un evento didattico e divulgativo “Quanta Musica nelle Parole!” a cura del M° Sabrina Simoni e del M° Siro Merlo (Associazione Forme Sonore), su come potenziare il linguaggio espressivo del bambino attraverso il limerick: un viaggio nel suono delle parole, nel loro ritmo nascosto, nella loro musica interiore.
Parallelamente, il museo consolida la propria rete di collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo in città, con l’obiettivo di ampliare le opportunità di divulgazione e approfondimento musicale.
Ripresa del servizio biblioteca
Un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento del museo è rappresentato dalla ripresa della consultazione dei volumi della Biblioteca di San Colombano, a partire dal 20 febbraio 2025. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di risistemazione del Fondo Mischiati, il servizio bibliotecario sarà nuovamente accessibile al pubblico su prenotazione, contattando l’indirizzo biblioteca@genusbononiae.it o il numero 051 19936352. Il Fondo Mischiati comprende circa 9200 volumi e opuscoli, molti dei quali di rilevante interesse musicologico e bibliografico.
Con le nuove iniziative per il 2025, il Museo San Colombano si conferma un’istituzione culturale di primaria importanza nel panorama musicale e museale, ponendo al centro della propria missione la valorizzazione del patrimonio storico, l’inclusione e l’innovazione.
Attraverso concerti, attività educative, percorsi accessibili e collaborazioni con le principali istituzioni cittadine, San Colombano aspira a diventare un modello di museo dinamico e partecipativo, capace di dialogare con pubblici sempre più ampi e diversificati.
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