A Casa Saraceni la mostra dedicata a Francesco Giuliari “Le cose non stanno che a ricordare”

Con l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 24 del 24 marzo 2022, che stabilisce la fine dello Stato di emergenza, dal 1° aprile 2022 per accedere alle sale espositive di Casa Saraceni non è più necessario esibire il Green Pass, rimane obbligatorio l’utilizzo della mascherina chirurgica.

Aperta al pubblico nelle sale espositive di Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo (via Farini 15, Bologna), la mostra che nasce dal gesto generoso della moglie di Francesco Giuliari, Laura Coppi Giuliari, la quale ha donato alla Fondazione ventiquattro dipinti, distribuiti tra il 1968 e il 2008, e quarantacinque incisioni che bene illustrano la produzione dell’artista.

Si tratta di una donazione che trova motivazione nei forti legami di Francesco Giuliari con la città di Bologna, dove ha abitato a lungo e dove ha frequentato il Dams laureandosi nell’anno accademico 1975-1976.

La Fondazione Carisbo ha dato alle stampe il catalogo dei dipinti donati e preannuncia una seconda esposizione dedicata esclusivamente alla grafica, con la pubblicazione del catalogo generale della produzione di Francesco Giuliari in questo specifico settore dell’espressione artistica.

 

Francesco Giuliari
(Verona, 1929 – Forlì, 2010)

Francesco Giuliari nasce a Verona. Frequenta il collegio dei Salesiani e, ottenuta la maturità classica, parte come volontario nell’esercito per la Somalia. La guerra è da poco finita e presso il Protettorato italiano, insieme ad una banda di dubat, pattuglia gli ancora fragili confini somali. Rimane in Africa una decina d’anni, dove – racconta – ha disegnato moltissimo; ma nulla è rimasto.

Al ritorno a Verona si iscrive al Liceo Artistico e frequenta lo studio del pittore Dino Lanaro. A quel periodo risalgono probabilmente i due paesaggi qui esposti, tra le rare opere giovanili superstiti. Apprende contemporaneamente la tecnica dell’incisione all’acquaforte. Ottiene la cattedra al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti Cignaroli dove insegnerà per oltre vent’anni Storia dell’arte e tecniche pittoriche.

Nel 1971 torna studente: si iscrive al Dams appena fondato e si trasferisce a Bologna. Si laurea nel 1976 con una tesi sulla pittura caravaggesca a Verona. È un periodo felice e fecondo durante il quale lentamente mette a punto il linguaggio che caratterizzerà il suo stile pittorico. Rimanendo estraneo al circuito ufficiale del mercato, dipinge su commissione ritratti o nature morte disseminati di enigmi da decodificare, ricordi personali, citazioni e allusioni tratte dall’arte, dalla storia, dalla filosofia, dalla letteratura.

È socio fondatore dell’AIER, Associazione Incisori Emiliano Romagnoli (oggi ALI). Le sue opere nascono da una lunga gestazione, un periodo di riflessioni, letture e approfondimenti. L’esecuzione invece è rapida, realizzata di getto, senza un disegno preparatorio.

Nel 2001 si trasferisce a Forlì. Qui continua a dipingere e incidere fino al 2008 quando una malattia agli occhi lo conduce progressivamente alla cecità. “Post caecitatem” sono infatti sottoscritti i suoi ultimi lavori. Impossibilitato a dipingere si dedica alla poesia. Non amava le biografie, ricorda la moglie. A chi gliele chiedeva era solito rispondere con la poesia di un’amica, Daria Menicanti, che invita il lettore a non indugiare sui fatti privati, ma ad osservare le opere. Muore nel 2010

 

Informazioni sulla mostra

Francesco Giuliari
“Le cose non stanno che a ricordare”

a cura di Angelo Mazza e Mirko Nottoli

Sede
Casa Saraceni (via Farini, 15 – Bologna)

Periodo di apertura
Da venerdì 14 gennaio a domenica 1° maggio 2022

Orari di apertura
martedì-venerdì ore 15-18
sabato, domenica ore 10-18
Festivi: 17, 18, 25 aprile e 1° maggio ore 10-18
lunedì chiuso

Ingresso libero

 

Modalità di visita

  • Dal 1° aprile 2022, in applicazione del Decreto Legge n. 24 del 24 marzo 2022, che stabilisce la fine dello Stato di emergenza, per accedere a mostre, musei e altri luoghi della cultura non è più obbligatorio essere in possesso del Green pass (né “rafforzato” né base). Per maggiori informazioni https://cultura.gov.it/comunicato/22550
  • Resta obbligatorio indossare la mascherina chirurgica per tutti i visitatori dai 6 anni in su
Share