A Casa Saraceni esposta l’ultima acquisizione d’arte della Fondazione Carisbo

 

Nel contesto della mostra “Nuovo fregio di gloria”. Acquisizioni d’arte per la storia di Bologna (2016-2018), prorogata fino al 29 luglio 2018 a Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo, è stata recentemente inserita l’ultima acquisizione d’arte, effettuata dalla Fondazione all’asta del 15 maggio 2018 presso la Casa Pandolfini di Firenze.

Si tratta di un grande cartone eseguito a tempera, illustrante la scena della trebbiatura, che viene ad aggiungersi ai sette cartoni che la Fondazione possiede dal 2007, tutti preparatori delle vaste pitture murali che l’artista toscano Galileo Chini, pittore, scenografo, ceramista, decoratore e grafico, realizzò negli anni 1940-1942 per il salone delle riunioni dell’allora Casa del Contadino a Bologna, oggi sede della Camera del Lavoro in via Marconi; celebrazione ultima del lavoro agricolo nell’inarrestabile processo di industrializzazione del paese.

Quelle decorazioni non sono più visibili dal 1955. Sconsideratamente scialbate, sono documentate, in parte, da immagini fotografiche scattate in occasione di manifestazioni di natura sindacale, alle spalle degli oratori. In realtà queste ancora si conservano sotto gli strati di colore, come hanno confermato recenti saggi di pulitura, sebbene danneggiate nella zona del cielo dall’innesto, lungo le pareti, di un soffitto che ha dimezzato la cubatura del salone.

La serie dei cartoni ora integrata dalla scena con La Trebbiatura, lascito finale del raffinato interprete del Liberty e dell’Art Déco italiani, restituisce l’immagine di quel complesso decorativo ora occultato. Costituisce inoltre un monito per il suo recupero.

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