Associazione Arci Bologna | GENERAZIONE UNO VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA

IL PROGETTO

Generazione Uno è un progetto audiovisivo, di condivisione sociale. Vuole trasmettere i princìpi e l’importanza della comunicazione intergenerazionale, dell’integrazione e della coesione sociale.

I protagonisti del progetto sono bambini, preadolescenti, adolescenti e anziani. Il fine è quello di promuovere la intergenerazionalità come risorsa, con l’intenzione di stimolare l’incontro con l’altro e l’empatia, il senso di vicinanza attraverso temi comuni.

Il progetto, di Arci Bologna, nasce da un’idea di Hop-e di Mariaelena Zoppei (Videomaker) e Rachele Baldelli (Counselor) con il desiderio che i video realizzati diventino anche incipit alla promozione di incontri intergenerazionali, tali da portare gli uni nei luoghi degli altri.

In questa sua prima versione il progetto si è concluso nel dicembre 2020, mediante la realizzazione dei format video “Empatica via” e “Crush e Vlair bän”.

“Empatica via” apre al dialogo intergenerazionale su temi comuni. Nell’intento di stimolare empatia, mette a confronto dialoghi con un bambino, una preadolescente, un’adolescente e un anziano. Le riprese video si sono concluse con un incontro online tra i partecipanti, che hanno visto in anteprima le clip realizzate, aprendosi a un primo confronto sull’esperienza vissuta.

“Crush e Vlair bän” fa invece perno sul lessico generazionale, focalizzandosi su preadolescenti a anziani. Pone l’accento sull’ironia condivisa, suggerendo il ridere assieme come alternativa alla derisione. Nella ricerca lessicale il format ha coinvolto una classe della scuola Secondaria di Primo grado Farini e le CRA Villa Serena e Villa Ranuzzi [realtà della Città Metropolitana di Bologna].


IMPATTO SOCIALE

I primi beneficiari del progetto sono stati i partecipanti stessi, le cui reazioni (come anche quelle riportate da familiari e amici più stretti) hanno mostrato per lo più emozione, divertimento e curiosità.

Il progetto è stato diffuso ed è in diffusione su canali televisivi locali (al momento Teletricolore e Lepida TV). La disponibilità di queste emittenti è stata preziosa nell’intento di raggiungere cittadini privi di accesso a internet (tra loro molti anziani). Similmente, la realizzazione di due articoli per mano di Francesca Candioli sul Corriere della Sera [inserto “Buone Notizie” nel nazionale e Corriere di Bologna] hanno aiutato la diffusione dell’iniziativa.

Stimiamo che il progetto, ad oggi, abbia raggiunto circa 12.000 persone, tra divulgazione online, diffusione televisiva e mezzo stampa.

La divulgazione del progetto è tutt’ora in atto, mantenendo in sospeso lo sviluppo di eventi in presenza per future edizioni del progetto. Fin dal principio, antecedente all’emergenza sanitaria in atto, l’idea è stata quella di poter promuovere incontri coinvolgendo i protagonisti dei format e le persone che ci hanno accompagnato in questa prima parte del cammino. Ci auguriamo che Generazione Uno potrà svilupparsi ulteriormente nei prossimi anni, realizzando nuovi format e promuovendo eventi, aprendo, perché no, al confronto tra ulteriori generazioni non ancora coinvolte direttamente.

Il risultato più grande di Generazione Uno lo abbiamo certamente raccolto nelle reazioni dei partecipanti e delle persone a loro più vicine. Dopo le emozioni condivise sul momento abbiamo ricevuto messaggi che manifestavano l’importanza del coinvolgimento nel progetto, probabilmente anche per le difficoltà di condivisione sociale che stiamo vivendo a causa della pandemia. In futuro, se ci sarà possibile, raccoglieremo video testimonianze durante eventi divulgativi del progetto.








PARTNER DI PROGETTO

Hop-e di Mariaelena Zoppei e Rachele Baldelli (co-ideatrici e conduttrici del progetto), Associazione Senza il Banco, Centro Sociale Ruozi, ANCeSCAO Coordinamento Città Metropolitana di Bologna.


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