Associazione Mus-e Bologna Onlus | Mus-e 2020#nessuno escluso VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA

IL PROGETTO

L’associazione Mus-e Bologna tramite il progetto Mus-e 2020#nessuno escluso promuove percorsi e modalità di integrazione scolastica per minori diversamente abili a favore dell’idea di una scuola inclusiva quando essa vive e insegna a vivere con le differenze.

Il progetto pilota offre percorsi multidisciplinari che promuovono le abilità differenti, all’interno dei quali, i bambini e le bambine possono insieme fare un’esperienza significativa. Il progetto Mus-e si fonda sulla convinzione che la diversità non è e non può essere considerata, come un elemento di discriminazione, ma occasione di incontro e arricchimento reciproco. L’utilizzo del medium artistico e di una pluralità di discipline, permette di far emergere le diverse abilità di ciascuno, dando spazio alla costruzione di relazioni tra pari, vere ed autentiche, permettendo il superamento dell’isolamento, la valorizzazione delle differenze e offrendo lo spazio alla condivisione della propria soggettività all’interno del gruppo. Ognuno offre la propria abilità e nel contempo apprende dall’altro, favorendo così l’inclusione e la costruzione del gruppo classe promuovendo il benessere e la crescita armonica di minori nella fascia d’età 6-10 anni.

Le attività sono state progettate e realizzate in linea con l’approccio dell’inclusive education: l’inclusione di studenti con disabilità, BES o variamente svantaggiate realizzata attraverso esperienze collaborative in cui anche gli studenti, mentre apprendono e sviluppano abilità, sono responsabilizzati a lavorare con e per i compagni svantaggiati. Il progetto, collocandosi all’interno di una rete di proposte educative, è finalizzato a qualificare l’offerta formativa, incrementando le opportunità sul tema dell’aggregazione e dell’integrazione sociale, della convivenza e della multiculturalità, anche nella logica della prevenzione del disagio giovanile.

Il progetto è stato concluso a fine giugno 2020 ed ha contribuito a:

  • maggiore partecipazione dei bambini disabili certificati alle attività scolastiche;
  • maggiore integrazione e collaborazione tra gli alunni diversamente abili e no;
  • instaurarsi di rapporti solidali come risorsa ulteriore nel processo di inclusione;
  • maggiore collaborazione e cooperazione tra insegnanti curriculari e di sostegno.

IMPATTO SOCIALE

A seguito della pandemia tutti i progetti delle classi partecipanti a Mus-e Bologna sono stati interrotti e per questo sono state trovate varie soluzioni alternative per cercare di raggiungere comunque parte degli gli obiettivi educativi programmati all’inizio dell’anno.

Nello specifico dell’IC 8, Mus-e Onlus Bologna ha attivato, nel mese di  gennaio 2020, n. 10 classi Mus-e in percorsi multidisciplinari,  in accordo con le  maestre e le famiglie di ciascuna classe in funzione di  implementare e sviluppare percorsi artistici ed educativi per minori con abilità differenti da realizzare nel contesto scolastico, al fine di favorire le competenze sociali, di comunicazione, relazionali, organizzative, di gestione di sé, sempre in funzione di una crescente autonomia e di  migliorare l’integrazione dei minori disabili e/o con BES, nel contesto scolastico.

L’approccio adottato e finalizzato allo sviluppo di una scuola inclusiva, si è sviluppato con n.10 incontri preparatori con le insegnanti e gli insegnanti e le famiglie per la condivisione del progetto.

Successivamente si è avviato il progetto Mus-e nelle classi prescelte dell’IC. 8 che purtroppo si è interrotto a metà percorso, a fine febbraio.

L’associazione Mus-e Bologna ha comunque attivato immediatamente contatti con la scuola e le insegnanti che in quel preciso momento sono state il primo tramite diretto con i bambini e le famiglie. Contemporaneamente, durante tutto il periodo di lockdown e fino al termine dell’anno scolastico, sono state attivate azioni di collaborazione con le scuole e le famiglie.

Le azioni sono state le seguenti:

  • Contatti settimanali di sostegno e supervisione da inizio marzo a fine maggio in remoto con la vicepreside dell’IC 8 e le maestre delle classi partecipanti al progetto. Contatti settimanali da inizio marzo a fine maggio con le referenti di ciascuna classe, per l’invio di materiali i video per i bambini e le bambine da parte degli artisti operanti nella classe e materiali video dello staff di Mus-e Italia. I materiali inviati riportavano tematiche e modalità comprensibili per i minori riguardo l’evento del Coronavirus.
  • Monitoraggio del contatto degli artisti con le referenti delle singole classi per l’invio dei materiali per la classe.
  • Riunioni di coordinamento settimanali online con gli artisti di Mus-e Bologna che partecipano ai progetti dell’IC 8 per iniziative e proposte per la chiusura dell’anno.
  • Esperienza pilota per Mus-e Bologna dell’avvio delle lezioni in remoto di tutte le classi quinte partecipanti (metà marzo – fine maggio, e supervisione del progetto settimanale con gli artisti e le maestre e l’educatrice scolastica di sostegno che hanno effettuato il lavoro in remoto entrando direttamente nel sistema della didattica a distanza con una modalità condivisa con i Dirigenti e le maestre. L’esperienza ha richiesto la supervisione costante e frequente del coordinatore didattico e artistico in modalità settimanale dal mese di metà marzo 2020 al mese di fine maggio 2020, per via della delicatezza e della riprogettazione delle azioni effettuate che hanno visto la presenza dei familiari e delle insegnanti. Siamo quindi riusciti a terminare il progetto e ad accompagnare i bambini, le famiglie e le insegnanti, alla conclusione e al saluto finale verso la scuola primaria di secondo grado.
  • Incontro finale con le maestre e la Vicaria dell’IC 8, in remoto, per la valutazione della conclusione di questo anno scolastico e la riprogettazione degli interventi per il nuovo anno.

Attraverso l’esperienza della didattica a distanza, il progetto Mus-e 2020#nessuno escluso ha raggiunto i seguenti obiettivi:

  • Supporto alle insegnanti nell’affrontare il difficile momento che ha imposto un cambiamento nella modalità di interazione e di insegnamento all’interno della classe in particolare verso i bambini portatori di abilità differenti, favorendo il più possibile non solo l’apprendimento ma anche la socializzazione e l’interazione costruttiva fra gli studenti e nel gestire e contenere, anche a distanza, difficoltà e bisogni specifici.
  • Contrasto agli effetti psicologici negativi (sintomi da stress post-traumatico, confusione, rabbia, paura per l’infezione, noia, frustrazione, sintomi psichiatrici, sintomi di ansia e depressione) attraverso una maggiore condivisione delle emozioni favorendo maggiormente l’integrazione sociale e la ripresa dai sintomi post-traumatici

Altro obiettivo è il sostegno, attraverso le discipline artistiche, ai fattori che hanno favorito la condivisione sociale delle emozioni, come il senso di comunità percepito dell’essere parte del gruppo classe, favorendo maggiormente il senso d’inclusione in un momento drammatico nel quale la possibilità di sentirsi esclusi dei bambini e bambine diversamente abili erano possibili.

Sono stati offerti, sperimentati e acquisiti strumenti informatici avanzati, tarati sulle caratteristiche personali e contestuali attentamente preparati dagli artisti, per contribuire in modo significativo a dare risposta al bisogno, personale , di comunicare, esprimere pensieri e sentimenti, interloquire con le persone per una vita sociale e familiare più integrata al bisogno di migliorare l’ offerta inclusiva e riabilitativa e contribuire a limitare il disagio psicologico e prevenire eventuali danni secondario per le compromissioni della comunicazione.

Creatività ed espressione sono le funzioni fondamentali cui l’intervento degli artisti si è rivolto, in particolare sostenendo individualmente attraverso la didattica a distanza i bambini e le bambine con bisogni specifici facilitando la scoperta delle proprie potenzialità creative ampliando il campo di azione personale attraverso un’attività ludica e soddisfacente sul piano del benessere personale.

L’attività artistica sviluppata ha permesso ai singoli bambini e bambine con abilità differenti di raggiungere un livello partecipativo paritario e in certi casi superiore ai loro compagni. Le esperienze testimoniate nelle relazioni finali delle maestre e dei maestri (ne riportiamo tre come esempi del lavoro) riportano, come il progetto Mus-e sia stato in questo drammatico momento una risorsa per il mondo della scuola e dei minori, nello specifico, verso quegli alunni e quelle alunne che rischiavano maggiormente gli effetti traumatici dell’isolamento. In taluni casi, nello specifico dei minori portatori di abilità differenti e/o BES, abbiamo assistito a delle scoperte inaspettate dei bambini e delle bambine attraverso il lavoro in remoto degli artisti nelle classi partecipanti.

Il riconoscimento della diversità come valore e delle differenze come risorsa, lancia una sfida al tradizionale ruolo dell’artista specializzato, che in questa realtà scolastica evolve nell’innovativa figura di co-progettista educativo, ampliando l’orizzonte inclusivo a un contesto competente di sostegno.

Naturalmente l’attività a distanza ha penalizzato il processo di inclusione dei bambini/e con difficoltà di apprendimento e la sfida è stata comunque quella di creare una circolarità comunicativa tra docenti, insegnanti di sostegno, artisti, genitori per il benessere degli alunni disabili inseriti in un contesto nel quale possano sentirsi parte attiva del processo educativo ed evolutivo.


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