Le Collezioni d’Arte e di Storia accolgono la donazione del dipinto “San Francesco implora la protezione della Madonna sui pellegrini” di Jacopo Alessandro Calvi

Il dipinto, provvisto di cornice antica, presenta San Francesco che implora la protezione delle Vergine sui pellegrini giunti a Bologna. La tela del pittore bolognese Jacopo Alessandro Calvi (1740-1815), esposta fino al 24 luglio a Palazzo Fava in occasione della mostra La Quadreria del Castello. Pittura emiliana nella Collezione di Michelangelo Poletti, viene donata alla Fondazione Carisbo per volontà del Socio Dott. Michelangelo Poletti.

 

San Francesco implora la protezione della Madonna sui pellegrini
(olio su tela, cm 65,5 x 78)

Il dipinto è stato acquistato dal collezionista all’asta Dorotheum, Vienna, il 17 novembre 2021. È il modelletto del grande lunettone ora nella chiesa di Santa Maria della Vita, accanto al Compianto sul Cristo morto di Nicolò dell’Arca, che nel 1769 il pittore bolognese, non ancor trentenne, eseguì per la Compagnia di Santa Maria delle Laudi che gestiva l’ospitale di San Francesco; lunettone segnalato dalle guide a stampa della città, a partire dal 1776, “sotto il portico verso la strada suddetta di S. Felice”.

Mentre San Francesco implora la protezione della Vergine, a destra un confratello controlla con scrupolo le credenziali del pellegrino prima di introdurlo nell’ospitale. Testo emblematico della cultura figurativa dell’Accademia Clementina, il modelletto compare nell’inventario dei beni del figlio dell’artista, l’ecclesiastico Francesco Calvi, alla morte avvenuta nel 1848.

 

Jacopo Alessandro Calvi
(Bologna 1740-1815)

Nel 1750, a dieci anni, entrò nella bottega di Giuseppe Varotti che frequentò per due anni, ma la sua vera educazione artistica si svolse grazie agli insegnamenti di Giampietro Zanotti che gli dedicò nel 1756 gli Avvertimenti per lo incamminamento di un giovane alla pittura. A partire dal 1756 fino al 1762 ottenne regolarmente premi presso l’Accademia Clementina nella classe di figura.

Tra le sue opere spiccano l’Assunta nella cappella lungo il portico di San Luca (1766), il pallione con San Girolamo Emiliani per la canonizzazione del santo (1767), la Discesa dello Spirito santo per le monache di Santo Spirito di Cingoli, Cristo morto con la Madonna e san Nicolò Albergati per la certosa di Maggiano a Siena (1771) e la pala per la chiesa di Santa Maria Mater Domini di Bergamo (1774). Alcune opere raggiunsero destinazioni lontane: due partirono per Cracovia (1774), altre per Wessel in Vesfalia (il Giudizio Universale ora della Bob Jones University a Greenville).

Il controllo formale e le sorvegliate composizioni diedero luogo a un decoro classicistico funzionale all’ufficialità della grande pittura sacra. Lo conferma, con i riconoscimenti accademici (iscritto all’Accademia degli Indomiti nel 1763; aggregato all’Arcadia con il nome di Felsineo Macedonico nel 1766; dal 1770 accademico clementino; inoltre, aggregazioni alle accademie di Parma, Venezia, Perugia e Siena), l’attività di letterato e storiografo in quanto autore di composizioni poetiche e di biografie di artisti (Guercino, Francesco Francia).

 

La Quadreria del Castello. Pittura emiliana nella Collezione di Michelangelo Poletti sul rinnovato sito di Acri dedicato a R’accolte

Aperta al pubblico fino al 24 luglio 2022, la mostra promossa da Genus Bononiae. Musei nella Città a Palazzo Fava (via Manzoni, 2 – Bologna) dà vita a un excursus sulla pittura emiliana dalla fine del ‘400 sino al primo ‘800 presentando importanti opere mai esposte prima d’ora. L’esposizione, articolata in 6 sezioni, si compone di 85 opere appartenenti alla collezione creata da Michelangelo Poletti nel suggestivo Castello di San Martino in Soverzano, località della pianura Bolognese.

La mostra è in evidenza sul nuovo sito recentemente pubblicato da Acri e dedicato a R’accolte (https://raccolte.acri.it), il catalogo multimediale delle opere d’arte di proprietà delle Fondazioni, sito trasformato radicalmente per valorizzare maggiormente questo importante contenuto artistico che le Fondazioni curano e accrescono nel tempo. Oltre a contenere il catalogo delle opere d’arte (con oltre 14mila opere tra dipinti, sculture, stampe, ceramiche, arredi, e fotografie, dal mondo antico al contemporaneo, appartenenti a 76 collezioni), il sito presenta anche degli approfondimenti, delle video-interviste e contribuisce alla diffusione delle news sulle iniziative realizzate dalle Fondazioni nel campo artistico e culturale.

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